LUCIA BIGOZZI
Cronaca

“Nuova stazione pronta nel 2029”. Ventotto Frecce, spesa 80 milioni. Salvini blinda Creti: scelta definitiva

Il ministro a Perugia boccia le accuse. “L’indicazione è tecnica, non politica. La Toscana ha già avuto tanto”. Applausi umbri, fischi in piazza: striscioni del comitato del no. “Vedrete, sarà una svolta storica per il Paese”

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha confermato la scelta di Creti per la stazione dell’alta velocità

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha confermato la scelta di Creti per la stazione dell’alta velocità

Arezzo, 4 ottobre 2024 – Mette in fila le risorse destinate alla Toscana, “stiamo dimostrando un’attenzione alla Toscana fuori dal comune” per poi piantare la bandierina dell’alta velocità a Creti, in Valdichiana. A Perugia, il ministro Salvini sfodera il piano delle grandi opere per l’Umbria e lo fa in una manifestazione elettorale, al fianco della presidente uscente - ricandidata - Tesei. Squaderna l’elenco di progetti e risorse elaborato dai tecnici ministeriali, gli stessi che hanno indicato la stazione Medioetruria a Creti come migliore soluzione tra le ipotesi per lunghi mesi sul tavolo romano. Tra queste Rigutino e, in alternativa, il potenziamento dello scalo di Arezzo. Ipotesi con minori costi e con l’interscambio ferro-ferro già pronto. Ma a Roma hanno scelto Creti e ieri da Perugia, Salvini ci mette il sigillo.

“In Toscana stiamo investendo una quantità notevole di miliardi”. E snocciola progetti. “Il passante di Firenze che porterà i treni a passare sotto la città con un’opera di ingegneria straordinaria, per evitare che il guasto di un treno merci blocchi l’alta velocità in tutt’Italia”. In un crescendo, quasi rossiniano, il ministro sottolinea che “in Toscana stiamo dimostrando un’attenzione fuori dal comune” passaggio che precede la “sentenza” su Medioetruria. “Se i tecnici ritengono che la posizione migliore a cavallo, tra l’altro, tra Toscana e Umbria per la nuova fermata dell’alta velocità ’premi’ - lo dico tra mille virgolette - l’utenza umbra, non è una scelta politica. Ritengo che l’Umbria sia una terra straordinaria e deve essere meglio collegata al resto d’Italia. Questo è il lavoro dei tecnici, e secondo le stime di Rfi, ci saranno quattordici coppie di treni per la nuova fermata Medioetruria. Il costo complessivo dell’opera è stimato in 79 milioni di euro e l’attivazione della stazione è prevista nel 2029”.

Pioggia di applausi nella sala dei Notari, pioggia di proteste davanti al Palazzo. Dove resistono all’acquazzone i rappresentanti del Comitato Sava che si batte da tempo per la realizzazione della stazione dell’alta velocità a Rigutino, ha già raccolto oltre ottomila firme e proprio in queste ore rilanciato la petizione. Una protesta e un coro di “no” all’indirizzo del ministro che conferma la linea già anticipata due giorni fa in una nota del ministero delle infrastrutture. “Sorgerà in Valdichiana, a Creti, la nuova stazione Medioetruria dell’alta velocità. Si tratta di una svolta storica: da anni l’Umbria e la Toscana chiedevano uno scalo che servirebbe un’amplissima zona di grande interesse turistico e commerciale”, dice la nota. Che spiega: “L’area è stata individuata all’esito di un tavolo tecnico, voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, a cui hanno partecipato, oltre a Mit e Rfi, le regioni interessate”.

Dopo l’analisicosti-benefici delle sole alternative di maggiore efficacia trasportistica” è stata individuata la zona di Creti come quella “più idonea”. Ora Rfi “potrà procedere subito con la progettazione di fattibilità tecnico-economica”. Ma nel giro di pochi minuti, la linea romana ha trovato il “muro” toscano.

A cominciare dalla Regione con il governatore Eugenio Giani che ribadisce la posizione più volte espressa al tavolo romano: contrari a Creti, meglio Rigutino. Non solo: di fronte all’accelerazione di Salvini, Giani cala l’asso: “Per realizzare l’opera è indispensabile il parere favorevole della Toscana e noi non lo daremo per costruire la stazione a Creti”. Una “cattedrale nel deserto”, la definisce senza giri di parole, l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli. “Trovo che il ministro abbia assunto un ruolo più politico che amministrativo, fermo restando che senza accordo con la Regione Toscana a Creti non ci sarà alcuna stazione dell’alta velocità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Alessandro Ghinelli che parla di “scelta irrazionale”, rilancia la validità della stazione a Rigutino e invita il ministro a “licenziare” i tecnici che hanno messo il timbro su Creti.