SANSEPOLCRO
Cronaca

Altra beffa per l’istituto Giovagnoli. Persa l’autonomia per un alunno

È la 12esima scuola del lotto con 355 studenti, uno in meno rispetto all’istituto di Bagni di Lucca. La vice direttrice Milani: "Avrebbero potuto arrotondare per eccesso e quindi salvare anche noi".

Altra beffa per l’istituto Giovagnoli. Persa l’autonomia per un alunno

Altra beffa per l’istituto Giovagnoli. Persa l’autonomia per un alunno

di Claudio Roselli

Se per un punto Martin perse la cappa, per uno studente (cioè per un numero) l’istituto Giovagnoli-Hack-Buitoni ha perso anche in seconda battuta l’autonomia direzionale e quindi verrà accorpato al polo di liceo scientifico e linguistico, più tecnico economico. Era insomma destino. Dopo il minuto in meno di percorrenza sui 41 fissati come parametro di riferimento per la distanza temporale dal capoluogo di provincia, ecco un’altra beffa in sede di "ripescaggio". Delle 15 scuole sottodimensionate presenti in Toscana, le 11 con il totale più altro di iscritti si sono salvate grazie al decreto Milleproroghe, mentre quella con sede a è la 12esima del lotto con 355 alunni, preceduta dall’istituto comprensivo di Bagni di Lucca con 356. La minima differenza, che però si è rivelata determinante e quello del Giovagnoli è stato l’unico istituto superiore coinvolto nell’operazione delle fusioni.

"Dal momento che vi era una finestra aperta per il 2,5% dei 455 istituti della Toscana e che la percentuale corrisponde a 11,375 – ricorda la professoressa Anna Milani, vicedirettrice del Giovagnoli – avrebbero potuto arrotondare per eccesso a 12 e quindi salvare anche noi, nonostante il nostro futuro fosse comunque segnato. Da altre parti mi risulta che lo abbiano fatto". Il nuovo istituto di istruzione secondaria superiore "Città ", sulla base degli attuali dati dell’organico di fatto, conta 1230 studenti; il problema che si presenta non è tanto quello della loro gestione, quanto la complessa articolazione di una nuova realtà didattica che avrà in totale ben 17 indirizzi complessivi. Il grande rischio potrebbe diventare quello di una eccessiva frammentazione, dal momento che per la costituzione di una classe ci vogliono almeno 12 studenti e che quindi studenti e del circondario siano costretti a iscriversi in scuole più distanti. Vi sarebbe poi una preoccupazione più strettamente legata al polo del Giovagnoli: sono in fase di esecuzione i lavori di completa ristrutturazione dell’edificio del professionale per l’industria e l’artigianato "Francesco Buitoni", attiguo al plesso del liceo scientifico e linguistico, che avrebbe avuto l’intenzione di voler prendere l’immobile per collocarvi le aule del biennio.

La Provincia di Arezzo ha però sempre risposto "picche", perché quei locali sono destinati solo ed esclusivamente al professionale, che appartiene al polo del Giovagnoli che a sua volta è partito in settembre senza alcuna classe prima nei tre indirizzi dell’odontotecnico, della manutenzione e dell’operatore sociosanitario. "Vogliamo garanzie certe sul professionale e sul suo mantenimento anche con il nuovo istituto superiore", ha concluso la professoressa Milani.