In tredici si sono ritrovati al pronto soccorso di Arezzo perchè avevano alzato troppo il gomito. Tre di loro erano minorenni. E poi c’è chi si è addormentata con la sigaretta in mano e ha dato fuoco alla camera da letto. Ed è finita al’ospedale. Una notte, quella di San Silvestro, intensa anche per il 118 aretino: da mezzanotte fino le 8 di mattina sono stati ben 70 gli interventi dell’emergenza urgenza. I motivi? I più disparati, in città e in tutte le vallate della provincia. Malori, tra cui un codice rosso, incidenti domestici, e via. Ma non finisce qui: c’è anche chi si è ferito mentre accendeva i fuochi d’artificio.
Da sottolineare che non si sono registrati accessi, e nemmeno ci sono state chiamate all’ambulanza, per risse o scazzottate varie, a differenza di anno scorso dove qualche schiaffo era volato. Tra il 31 dicembre del 2023 e il primo gennaio del 2024 c’era chi aveva sferrato un cazzotto ad un passante per poi darsi alla fuga in Sant’Agostino e chi, invece, aveva dato uno schiaffo ad un minore, come il quarantenne a Cortona poi denunciato. Quest’anno non ci sono stati particolari problemi: "una notte tranquilla, per fortuna", è il commento unanime delle forze dell’ordine il primo dell’anno. Le pattuglie dei carabinieri e della polizia hanno vigilato i punti nevralgici della festa e non ci sono stati interventi se non qualche segnalazioni per qualche piccolo tafferuglio che si è risolto in tempi brevi. E anche lì ad animare i diverbi che ha bevuto qualche bicchiere di troppo.
Un capodanno al pronto soccorso del San Donato per tredici persone che ieri l’altro hanno alzato un po’ troppo il gomito. Per loro è stato necessario il ricovero all’ospedale. Per loro è stata una notte in ospedale, durante la quale sono stati costantemente idratati e monitorati, ma già dalla mattina di ieri avevano lasciato il reparto seppur con i classici postumi da sbornia. Il dato inquietante si svela però guardando la carta di intendità: il fatto è che tra gli ubriachi finiti al pronto soccorso c’erano anche tre minori, due ragazzi e una ragazzina, di età tra i 15 e i 17 anni. A fare una comparazione, i dati sono in leggero rialzo rispetto a quelli dello scorso anno. Il primo gennaio 2024 erano arrivati al pronto soccorso in undici e tra di loro c’erano due minori. Non sembrerebbe che il codice della strada sia stato un deterrente, anzi.
Tra le altre cose, da menzionare l’incendio di Cavriglia. Lei si sarebbe addormentata con la sigaretta accesa e qualcosa avrebbe preso fuoco nella sua camera da letto. Le fiamme avevano iniziato a svilupparsi, non è rimasta ustionata ma intossicata dal fumo, sì. Così una signora di 47 anni è finita all’ospedale della Gruccia, ricoverata in codice giallo. La dinamica è ancora al vaglio dei vigili del fuoco del distaccamento del Valdarno che stanno tenendo in considerazione tutte le ipotesi. Tra gli scenari trapela anche quello di una sigaretta. La donna vive da sola e per questo a dare l’allarme sono stati i vicini di casa verso le tre di notte. A soccorrerla la Miseircordia e i vigili del fuoco. Per la donna è stato necessario il trasferimento all’ospedale della Gruccia dove è arrivata in codice due. Non ha riportato ustioni ma era rimasta intossicata dal fumo. La casa è stata dichiarata inagibile.
E poi c’è l’ultima voce del “bollettino di guerra“. Quella di chi si è fatto male con i fuochi d’artificio. In questo caso c’è stato un solo caso, tra l’altro una piccola ferita che al pronto soccorso è stata catalogata come codice verde, uno dei meno gravi.