REDAZIONE AREZZO

La bella storia della piccola Marta: nasce prematura ma sana grazie all'amnioinfusione

Il liquido amniotico era ridottissimo: grazie alla particolare tecnica utilizzata, anche se prematura, è nata Marta

Neonato (foto di repertorio)

Arezzo, 19 maggio 2021 - Nata sana anche se prematura grazie alla tecnica dell'amnioinfusione. È la storia della piccola Marta, venuta alla luce il 7 maggio. A renderla nota l'Asl Toscana sud est. Alla ventesima settimana la scoperta da parte della futura mamma che il liquido amniotico era ridottissimo, molto inferiore alla norma. Per Valentina, 40 anni e alla prima gravidanza e per il marito Gabriele, una coppia di Pistoia, inizia così un difficile percorso che dalla loro città li porta prima al pronto soccorso di Pistoia e poi alla ginecologia del San Donato di Arezzo.

È un medico di questa unità operativa, Enrico Periti, a proporre loro una scelta diversa da quella dell'interruzione della gravidanza. Sarebbe stata la più ovvia, ma era anche quella che la coppia rifiutava. «Ci propose la tecnica dell'amnioinfusione», ovvero l'infusione di soluzione fisiologica all'interno della cavità amniotica durante il corso della gravidanza, «e noi accettammo - dice ancora la mamma -, consapevoli dei rischi per il futuro della bambina ma anche decisi a non perderla». Ciro Sommella, direttore di ginecologia e ostetricia del San Donato spiega che «da quel momento, una volta alla settimana e quindi per 14 volte, la coppia si è spostata da Pistoia ad Arezzo. Ognuno si è assunto la propria responsabilità.

La paziente era consapevole che la bambina sarebbe potuta nascere prematura e quindi con gravi conseguenze sulla sua vita futura. Noi medici sapevano bene i rischi di natura anche legali e di responsabilità professionale che ci assumevamo». «Il 5 maggio ho avuto una nuova perdita di liquido amniotico e mi sono recata al pronto soccorso di Prato - ricorda ancora mamma Valentina. Tre giorni dopo ho avuto le contrazioni e il 7 maggio Marta è nata. Ovviamente prematura, pesava 1 chilo e 520 grammi e adesso è nella terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Prato e ci dovrà restare probabilmente un mese. Ma è sana e sta bene. E deve la sua vita alla professionalità e anche al coraggio dei medici che mi hanno seguita».