Lo aveva denunciato l’ultima volta due mesi fa. Era andata alla caserma dei carabinieri dicendo di aver paura dell’ex marito che continuava a perseguitarla. Alla fine l’uomo è stato arrestato. Cinque le occasioni in cui la donna aveva riferito di essere stata vittima di stalking da parte dell’uomo, un 33enne, operaio, con il quale ha due figli di 13 e 14 anni. Una storia, vissuta tra le mura di un appartamento nella parte bassa di Bibbiena, finita, come può accadere in qualsiasi famiglia; lei con la voglia di ricostruirsi una vita. Lui che invece rimane imbrigliato nel passato, comincia a non gestire più la rabbia, la gelosia.
Lei è a un passo da un altro uomo, che possa veramente renderla felice.
Ma da settembre quella felicità comincia a diventare solo un miraggio. Perché l’ex marito non ci sta. Per lui la storia non è finita, lei non ha diritto a quella felicità. Ma la donna riesce a passare sopra alla paura, anche alla speranza (quasi sempre vana) "che lui possa cambiare". Fino a quando la misura non è stata colma, fino a quando finalmente ha trovato il coraggio di denunciare. Lo ha fatto in tre diverse occasioni sempre per atti persecutori: pedinamenti, visite a sorpresa, sgradite sotto casa e poi incontri improvvisi sul luogo di lavoro. Lui è ovunque e la paura cresce. L’uomo prova una rabbia cieca per l’abbandono, rabbia che si sarebbe ulteriormente inasprita quando viene a sapere che la moglie ha trovato un altro compagno.
La gelosia a quel punto lo accieca. Continuano le violenze verbali, che un giorno culminano con la minaccia di morte "Tanto prima o poi ti ammazzo". Parole proferite alla presenza dei carabinieri, chiamati dalla donna che temeva per la propria incolumità. Parole che si sentono riecheggiare troppo spesso quando una storia d’amore finisce, e troppo spesso preludio di una tragedia. La cronaca, quasi quotidianamente, ne è triste testimone.
Non era bastato il provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e alle persone. Lui continuava nel suo diabolico piano, giorno dopo giorno. Un divieto che, hanno accertato gli inquirenti, era stato più volte violato. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bibbiena, guidati dal luogotenente Fabio Rizzo, hanno quindi arrestato il 33enne, dando esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura del "divieto di avvicinamento alla casa familiare e alle persone offese "con l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Dopo l’arresto l’uomo è stato portato alla casa circondariale di Arezzo.