ANGELA BALDI
Cronaca

Anfiteatro, giardini ancora off-limits. Mancano 30mila euro per i lavori. Gatto: "Dal Comune nessun aiuto"

La direttrice del Museo Archeologico dopo l’ultima interrogazione in Regione: "Speriamo in un’intercessione al Ministero o in un aiuto istituzionale altrimenti tempi lunghissimi". Gli scenari.

Anfiteatro, giardini ancora off-limits. Mancano 30mila euro per i lavori. Gatto: "Dal Comune nessun aiuto"

Sbarrati ancora dopo sedici mesi i giardini dell’Anfiteatro sia il lavor su via Crispi che quello che si affaccia in via Margaritone

Sono chiusi da più di un anno i giardini dell’Anfiteatro e all’orizzonte non ci sono schiarite. Tra proteste dei cittadini e interrogazioni in Consiglio Comunale, della questione si parla ormai da sedici mesi. La vicenda è approdata anche in consiglio regionale per un’interrogazione dei consiglieri Pd De Robertis e Ceccarelli: "Chiediamo alla giunta di farsi portavoce al ministero per una rapida riapertura e se necessario sostenere economicamente il percorso".

Maria Gatto, direttrice del Museo Archeologico, le interrogazioni sui giardini si sprecano. Cosa risponde all’ultima?

"Preciso che ad essere chiuso non è l’Anfiteatro a cui si accede dal Museo, ma i giardini che si affacciano su via Crispi e via Margaritone e dispiace che chi si occupa della questione non conosca la situazione. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto una media di 70 visitatori al giorno all’Anfiteatro, numeri importanti per la nostra realtà. Spero che l’interrogazione in Regione serva a intercedere al ministero oppure a farsi carico dell’intervento, visto che il Comune non ci fornisce aiuti".

Quanti soldi servono?

"Trentamila euro che non abbiamo, per gli interventi di messa in sicurezza delle piante lato via Crispi. In un primo momento il Comune si era impegnato ad aiutarci. Come proprietari ci siamo impegnati a fare una valutazione sugli alberi pericolanti e abbiamo investito oltre 11mila euro nel perito, il Comune si era impegnato a eseguire i lavori, quando sono venute fuori le cifre ha fatto un passo indietro".

L’ha fatto dopo mesi e si è perso tempo.

"Se si facesse un accesso agli atti si vedrebbero tantissime nostre note in uscita e mai in risposta dal Comune. Quando abbiamo capito che non potevamo farci conto abbiamo ricavato i 30mila euro necessari da un finanziamento destinato ad altri parchi regionali. Il problema però è burocratico: i tempi sono lunghi. Il progetto coinvolge altre realtà per 400mila euro. Per ottenere i nostri 30mila siamo legati a una procedura amministrativa lunghissima che deve sottostare anche alle perizie degli altri parchi. Abbiamo fatto richiesta anche al ministero di finanziamenti sia per la messa in sicurezza del verde che per la sistemazione del parco, arredi, accessi, se l’interessamento della Regione servisse per dare voce alla nostra causa ben venga. O se trovassimo un mecenate disposto a finanziarci".

Sul lato via Margaritone fu annunciata l’apertura per l’estate, perché è ancora chiuso?

"Abbiamo completato l’intervento al verde a maggio. Avremmo già potuto riaprire la parte su via Margaritone ma non ci sono arredi, cestini o sedute. Per questo abbiamo fatto un progetto e trovato uno sponsor a fine agosto per l’acquisto. Il nostro ufficio deve redigere il contratto ma siamo sotto organico, 2 persone per tutto il circuito museale della Regione".