Casa dell’artista e museo civico i naturali punti di riferimento. Sansepolcro si prepara a ricordare l’anniversario numero 532 della morte di Piero della Francesca, che cadrà sabato prossimo, 12 ottobre e al suo figlio più illustre dedicherà l’attenzione del fine settimana con alcune iniziative che vedono in prima linea l’amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione intitolata al grande artista rinascimentale. La mattinata del 12 sarà caratterizzata da un appuntamento oramai tradizionale: la cerimonia di consegna del premio Dionisio Roberti agli studenti della città che hanno completato il ciclo di studi medi inferiori e superiori con il massimo dei voti. Si terrà nella sala consiliare ed è sempre in collaborazione con la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo e con la Fondazione Marco Gennaioli. Alle 17.30, il momento clou al museo civico: la presentazione del volume sul restauro del polittico "San Giovanni in Val d’Afra", realizzato da Matteo di Giovanni ma con lo scomparto centrale costituito dal Battesimo di Piero della Francesca, celebre tavola che si trova nella National Gallery di Londra e della quale costituisce uno fra i pezzi più pregiati in assoluto.
Il restauro è stato completato nel 2019 e a illustrarlo saranno la dottoressa Cecilia Frosinini, responsabile dell’operazione e i restauratori. Sempre il sabato, a cura della cooperativa Il Poliedro Cultura, sono previste visite guidate (comprese nel biglietto d’ingresso) al museo e alla Casa di Piero, che domenica 13 ospiteranno invece laboratori per le famiglie e per i bambini. "In novembre, poi, ripartiremo con il ciclo di conferenze alla Casa di Piero – ha dichiarato la dottoressa Francesca Chieli, presidente della Fondazione Piero della Francesca – e se la nostra attività prosegue con una certa frequenza è grazie al sostegno del Comune, al quale va anche il merito di aver stretto un proficuo rapporto con il museo Poldi Pezzoli di Milano e di aver scelto la Casa di Piero come sede permanente dell’allestimento multimediale sul polittico degli Agostiniani, che in primavera è stato ricostruito "una tantum" nella struttura espositiva milanese mettendo insieme tutte le tavole recuperate e sparse in ogni angolo del mondo. È senza dubbio un’attrattiva in più per la Casa, che sta portando e che porterà in seguito un aumento dei visitatori, confermando un trend che già è crescente".