GAIA PAPI
Cronaca

Antenna, in strada per festeggiare. Via Sicilia dal presidio al brindisi: "Ma non è finita, siamo in allerta"

Il Comune revoca l’autorizzazione, il comitato ringrazia: "Hanno riconosciuti i motivi di salute pubblica" "Aspettiamo l’ordine di rimozione e i lavori: se arrivasse una sospensione saremmo di nuovo a rischio".

Antenna, in strada per festeggiare. Via Sicilia dal presidio al brindisi: "Ma non è finita, siamo in allerta"

Il Comune revoca l’autorizzazione, il comitato ringrazia: "Hanno riconosciuti i motivi di salute pubblica" "Aspettiamo l’ordine di rimozione e i lavori: se arrivasse una sospensione saremmo di nuovo a rischio".

"Siamo felicissimi della decisione del Comune di bloccare l’antenna in via Sicilia. Una decisione molto coraggioso" spiega l’avvocato del comitato, Sabrina Candi. La notizia dell’alt all’antenna di via Sicilia è arrivata martedì sera, quando il Comune con una nota ha comunicato di aver disposto l’annullamento dell’autorizzazione alla costruzione precedentemente accordata della maxi antenna di telefonia targata Inwit. "Siamo soddisfatti anche perché nelle motivazioni al dietrofront c’è un riferimento esplicito alla tutela della salute pubblica, rispetto alla necessità di garantire i servizi di telefonia" continua l’avvocato. Nella note del Comune si legge inoltre: "Sono state anche evidenziate le mancate indifferibilità ed urgenza quali presupposti per il rilascio dell’autorizzazione, oltre all’indisponibilità della ditta a individuare una diversa possibile collocazione dell’impianto come era stato richiesto dall’amministrazione". "Un ringraziamento personale va alla vicesindaco Lucia Tanti che ci ha seguito fin dal primo giorno" spiega Candi. Vicesindaco che dopo la decisione ha ribadito: "Non ho mai fatto mistero che sul procedimento autorizzativo dell’antenna di via Sicilia avevo, personalmente e fin da subito, fortissimi dubbi". Era febbraio quando in via Sicilia arrivò una ruspa che iniziò a realizzare il plinto in cemento che doveva fare da basamento al nuovo palo per l’installazione dell’alta antenna che sarebbe stata innalzata a 300 metri da una scuola media e proprio davanti alle abitazioni. Iniziò la lunga battaglia dei residenti, uniti in comitato. Adesso "attendiamo che il Comune emani subito l’ordinanza con cui invita Inwit al ripristino delle condizioni esistenti, così come trovate prima del loro intervento. Il che vuol dire: buttare giù l’antenna. E’ necessario farlo quanto prima come rassicurazione del Comune nei confronti dei cittadini" dice l’avvocato. "Perchè se da una parte sono soddisfatta, da un’altra ho delle preoccupazioni. Se Inwit impugnasse l’autotutela e chiedesse la sospensiva, il procedimento giudiziario continuerebbe. Il Comune ha 30 giorni per fare l’ordinanza, e dopo la pubblicazione delle stessa si sono 60 giorni per l’eventuale impugnazione. Quindi: che il Comune faccia subito l’ordinanza affinchè l’autotutela possa funzionare". Ieri il comitato è sceso in strada sotto la mega antenna. "Siamo qui per ringraziare il Comune che con questa decisione ha dato un segnalo fortissimo a tutti noi, coscienti però che si tratta della prima battaglia contro un colosso".