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Anziani e disabili. Stamani il tavolo nazionale Cisl a Castiglion Fiorentino

Presenti i vertici del sindacato insieme ad ASL e ai medici di famiglia. Si studia il modello delle Case della salute

volponi

CASTIGLION FIORENTINO, 26 ottobre 2018 - Cinque persone su cento vivono in condizioni di disabilità e hanno bisogno di un nuovo modello di assistenza per la tutela della loro salute. Il sindacato Cisl sceglie Castiglion Fiorentino, città dove è sorta la prima casa della salute in Italia, per parlare di un nuovo modello di assistenza per le persone che si trovano nella cosiddetta fascia debole. Stamani sono in arrivo i referenti nazionali del sindacato per affrontare il tema dell'invecchiamento della popolazione e della diffusione delle malattie cosiddette croniche, elementi che richiedono un nuovo approccio per il diritto alla salute.

Basta fare le debite proporzioni per comprendere che il fenomeno in Valdichiana può riguardare 2.500 persone. L'argomento verrà affrontato da un pool di qualificati esperti stamani a partire dalle 10,30 al teatro comunale. Dopo il saluto istituzionale che vedrà la presenza del sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, del segretario regionale Fnp Cisl Toscana, Mauro Scotti e della segretaria confederale Cisl Toscana, Francesca Ricci, si entrerà nel vivo dell’argomento con la partecipazione dei referenti dell'azienda sanitaria, come la responsabile del distretto Valdichiana Anna Beltrano ed il dottor Marco Conti, coordinatore clinico dei medici di medicina generale della zona. 

Le conclusioni saranno affidate alla segretaria nazionale Fnp, Patrizia Volponi, mentre a coordinare l’incontro sarà la giornalista Antonella di Tommaso. Secondo i dati Istat, circa tre milioni di persone vivono in condizione di disabilità in Italia (4,8% della popolazione totale, 44,5% nella fascia di età con più di 80 anni) e ciò testimonia una trasformazione radicale nell’epidemiologia. Questo richiede un notevole impegno di risorse, una forte integrazione dei servizi sanitari-assistenziali-sociali-riabilitativi che coinvolge tutta la rete ospedale-territorio. Nelle tre case della salute della Valdichiana è partita la sperimentazione di questo nuovo modello organizzativo di pianificazione, programmando prestazioni ed interventi di cura specifici dei pazienti con patologie croniche, affiancandoli e garantendogli un’assistenza continuativa. Si tratta di una scelta innovativa e indirizzata a dare risposte concrete ai crescenti e nuovi bisogni di salute determinati dagli effetti delle tre transizioni: epidemiologica, demografica e sociale che hanno portato ad un cambiamento strutturale ed organizzativo con una nuova geografia dei servizi.