LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Metti una sera con il vescovo, via agli aperitivi con i giovani

Debutto sabato in piazza Signorelli a Cortona. “Vado dove sono i ragazzi”. L’idea a S.Miniato aveva stregato perfino Ulivieri, allenatore e di sinistra

Il vescovo Migliavacca ha in programma quattro aperitivi in piazza con i giovani

Il vescovo Migliavacca ha in programma quattro aperitivi in piazza con i giovani

Arezzo, 30 marzo 2025 – Si scrive aperitivo, si legge Happy Hour: un’ora felice, non tanto per gli sconti tipici di una fascia di tempo pregiata ma perché nel gergo di un vescovo ha il sapore della perfetta letizia. Specie se il vescovo è Andrea Migliavacca, vicino agli scout e cresciuto nella spiritualità francescana. Lo aveva promesso ai primi passi del suo arrivo ad Arezzo, in coda al corteo dei giovani (“li seguo, non li guido” ama dire): un grande aperitivo in piazza per avvicinarsi ai loro tempi e ai loro ritmi. Fatto, si direbbe con linguaggio pubblicitario. Il primo appuntamento è per sabato prossimo, nel cuore di Cortona: in piazza Signorelli, lì dove si incrociano la cultura e il passeggio della nobile etrusca.

“Se i ragazzi non vengono in chiesa, sarò io ad andare da loro”: un principio rigorosamente da Concilio, l’apertura delle porte, la piazza, per dirla con Gaber, proposta come l’unica salvezza. A San Miniato lò’appuntamento iniziava poco dopo le 18,al ritmo di un piccolo centro: qui da noi l’ora felice scatta dalle 20 alle 21. Sabato a Cortona: poi a ruota negli altri angoli di una diocesi complessa da quando Giovanni D’Ascenzi non la unificò da un lato all’altro della provincia e anche oltre. Il 3 maggio a Bibbiena, immaginiamo in piazza Tarlati m staremo a vedere, il 17 maggio a Sansepolcro, chissà se in quella Torre di Berta che è il cuore del centro. E finalmente il 24 maggio ad Arezzo: la previsione è su piazza San Francesco, il luogo del suo primo caffè con i ragazzi nel giorno del suo ingresso ufficiale in Diocesi.

Un aperitivo ma non solo. “Sarà un’occasione per parlare, scambiarsi idee, incrociarsi”. A San Miniato c’era uno spazio nel quale i giovani potevano fare domande, esprimere dubbi, tra un bicchiere e un sorriso. E lo spirito sarà più o meno quello, da piazza Signorelli in poi. Un contatto e soprattutto se scatta l’empatia avanti con l’aperitivo, naturalmente offerto dal vescovo. Un percorso, in effetti. Perché dal suo arrivo già il vescovo Andrea, perfino i ragazzi lo chiamano così, si è presentato nei pub, al bar, in pizzeria. La differenza è che stavolta è lui a dare le carte, e insieme l’oliva e le classiche noccioline.

L’idea nella San Miniato del suo primo mandato aveva tradito non solo i giovanissimi: come Renzo Ulivieri, il decano degli allenatori di calcio, da sempre il cuore e la testa a sinistra. “Sì, ci vado anch’io - diceva - perché è nella linea di Papa Francesco”. Allora Andrea aveva appena 48 anni ed era il Vescovo più giovane d’Italia, oggi ne ha qualcuno in più ma l’idea resta la stessa. “Invito tutti, con chi vorrà esserci confido scatti la scintilla per iniziare a conoscersi, capirsi, magari diventare anche amici”. Amici intanto di battute e di catering, in prospettiva di penna. Tra le pieghe della sua missione il consiglio dei giovani si è già costituito e lavora con lui. Oltre l’aperitivo tutto. Su una linea che era partita da Pavia, la sua città. Giocava in casa e sapeva che gli bastavano tre passi per «attaccare bottone», condividere con i ragazzi di ogni età sogni, aspirazioni, problemi, dubbi, angosce, tormenti. Qui è diverso ma non troppo. A breve, vedrete, farà un post sul suo profilo Facebook per invitare tutti. E sarà happy hour. O forse perfetta letizia.