MARCO CORSI
Cronaca

App per esplorare l’arte. Studenti si misurano con l’intelligenza artificiale

Un sistema rivoluzionario che include metaverso e nuove tecnologie. Offrirà l’opportunità di tuffarsi tra le opere di Giovanni da San Giovanni. .

App per esplorare l’arte. Studenti si misurano con l’intelligenza artificiale

Scaricare una applicazione dalla piattaforma Spatial, inquadrare un qr code e accedere poi al metaverso del grande pittore Giovanni da San Giovanni, protagonista di una mostra allestita nella città valdarnese e inserito nell’ambito del progetto degli Uffizi Diffusi.

Il progetto, portato avanti dai Licei, è stato presentato ieri mattina a Palomar, la Casa della Cultura e prende spunto dall’esposizione, inaugurata il 30 settembre scorso, intitolata "Bizzarro e capriccioso umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea".

Si tiene al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica. A seguire gli studenti in questo percorso tecnologico è stato il professor Gianmario Marrelli, docente di matematica e fisica del plesso sangiovannese.

"Mi sono occupato di costruire, con un software, un metaverso che andasse a raccontare Giovanni da San Giovanni, la sua storia e la mitologia che sta dietro le due opere – ha spiegato - Abbiamo poi dato vita, con i ragazzi, ad una realtà immersiva nella quale l’utente può esplorare questo mondo, andare a scoprire quella che è stata la vita del pittore e quali sono le storie legate ai suoi dipinti.

C’era il problema di costruire gli oggetti che appaiono all’interno e per questo abbiamo utilizzato alcuni motori di intelligenza artificiale per produrre gli asset grafici del nostro lavoro, quindi i personaggi e gli sfondi".

Il qr code, a breve, sarà diffuso on line e tutti potranno accedervi. "Sono molto orgogliosa del lavoro che il dipartimento di storia dell’arte ha portato avanti insieme ad alcune classi del liceo linguistico, scientifico ed economico sociale – ha detto la dirigente scolastica dei Licei Giovanni da San Giovanni Lucia Bacci.

Hanno lavorato sull’arte del Seicento in generale ma anche sul Seicento in Valdarno, con particolare attenzione alla vita e alle opere di un pittore che, tra l’altro, ha dato il nome al nostro istituto.

"C’è un legame molto forte tra il nostro comune e i Licei – ha detto il sindaco Valentina Vadi - oltretutto la scelta che ha fatto la scuola è stata una scelta precisa e va anche nell’ottica dell’intelligenza artificiale.

Queste sono le nuove frontiere verso le quali si sta muovendo la didattica oggi". Abbiamo unito la parte umanistica dello studio della storia dell’arte a quella più scientifica – ha concluso Andrea Ensoli, responsabile del dipartimento di storia dell’arte dei Licei – Siamo riusciti a costruire sia il contenitore, realizzato dal professor Marrelli, che il contenuto, creato dai ragazzi".

Gli studenti che hanno partecipato al progetto sono Vitali Matteo, Fratini Lorenzo, Martucci Federica, Gallai Emanuele, Gori Giulio, Babi Cristian, Resti Teresa e Sestini Giada, Rossi Eleonora, Paglialunga Alessandro, Orlandi Marta, Zannoni Lisa e Portolani Alessia.