REDAZIONE AREZZO

Archiano, operazione sicurezza. Interventi da 200mila euro: la Bonifica cura il torrente

"Le opere si concentrano in un’area nevralgica di Bibbiena ma non solo". Così ha parlato la presidente del Consorzio Serena Stefani. I particolari del progetto.

Archiano, operazione sicurezza. Interventi da 200mila euro: la Bonifica cura il torrente

"Le opere si concentrano in un’area nevralgica di Bibbiena ma non solo". Così ha parlato la presidente del Consorzio Serena Stefani. I particolari del progetto.

Oltre 200 mila euro: questo è l’importo utilizzato per rimettere in forma l’Archiano in alcunitratti, che si sviluppano su un territorio attraversato da infrastrutture strategiche e caratterizzato da un’agricoltura di qualità e da insediamenti produttivi prestigiosi. Siamo in un territorio delicato dove il torrente era segnato da profonde ferite, apertesi in seguito alle alluvioni del 1966 e del 1992, nei tratti dove erano state realizzate le opere idrauliche via via danneggiate dalle piene degli ultimi anni. Si tratta delle più importanti operazioni di sistemazione di opere di difesa spondale e di difesa dall’erosione di fondo a cui il corso d’acqua è stato fino ad ora sottoposto dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Sotto i ferri un tratto consistente, che si sviluppa, per circa 200 metri, tra le località Soci e Camprena nel Comune di Bibbiena. In particolare, su una estensione di 40 metri a valle della Strada Regionale 71, sono stati rincalzati un repellente e delle difese di sponda in gabbioni in massi ciclopici. A Soci l’intervento è stato ancora più massiccio e ha interessato un tratto superiore ai 150 metri.

Qui sono stati ripristinati gabbioni ed è stata risagomata una sponda erosa a seguito dei danneggiamenti causati dalle violente piene del 16 dicembre 2022 e del 2 novembre 2023. Le gabbionate sono state ricostruite in tre ordini, utilizzando prevalentemente sedimenti fluviali reperiti sul posto, ma rese più solide da fondazioni in massi da oltre 3 tonnellate ciascuno. "Questi accorgimenti – spiega l’ingegner Enrico Righeschi, del settore difesa idrogeologica e referente della Unità Idrografica Omogenea Casentino - sono utili a preservare le opere dallo scalzamento dovuto all’erosione di un corso d’acqua particolarmente violento, il cui bacino passa, in soli 15 km, dai circa 1200 metri slm in prossimità del Passo dei Mandrioli ai circa 250 metri slm della confluenza in Arno". "Il Consorzio è attento nel preservare opere di difesa del fondo alveo dalle erosioni, come nel caso della briglia in loc. Camprena, dove è stata ricostruita la porzione di muro d’ala sinistro crollato, è stato ripristinato il piede dell’opera e sono state rincalzate la gabbionate" conclude Righeschi. "Le opere si concentrano in un’area nevralgica del Comune di Bibbiena", commenta la Presidente del Consorzio Serena Stefani.