REDAZIONE AREZZO

"Yacht Etruria, tutto in regola": le difese al contrattacco

Al maxi-processo per bancarotta gli avvocati di Fumi e Borgheresi ribattono colpo su colpo per il panfilo di Civitavecchia. E la prossima settimana maratona di udienze

Proteste a Banca Etruria

Arezzo, 20 maggio 2021 - Operazioni perfettamente in regola, nessuna agevolazione per il finanziamento finalizzato alla realizzazione dello yacht in costruzione a Civitavecchia (Roma), nessun favoritismo per l'assunzione del figlio: si è difeso così l'ex dirigente di Banca Etruria Paolo Fumi che è tra gli imputati del processo per bancarotta dell'ex banca Etruria. Con l'udienza odierna sono iniziate le arringhe degli avvocati difensori. Il legale di Fumi, Vittorio Pisa ha ribadito come «fu del tutto regolare l'operazione yacht», mentre invece per la procura di Arezzo fu una delle distrazioni più eclatanti contestate nel processo agli imputati.

Si tratta di un robusto finanziamento per la costruzione del 'panfilo più grande del mondò, come venne detto all'epoca, alla società Privilege Yard. Per Fumi i pm Angela Masiello e Julia Maggiore hanno chiesto una condanna a 3 anni. Tra gli altri difensori ha ribadito comportamenti regolari ed estraneità ai fatti da parte del proprio assistito l'avvocato Luca Fanfani per l'ex consigliere Ugo Borgheresi (1 anno la richiesta per lui). «Partecipò ad una sola riunione; la sua posizione - ha ribadito il legale - fu davvero marginale».

Stefano Del Corto, legale dell'ex sindaco revisore Carlo Polci, ha ripercorso tutte le operazioni contestate al proprio assistito, per il quale i pm hanno chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi insistendo sulla regolarità del lavoro di Polci. Prossima udienza domani, poi c'è un intenso calendario la prossima settimana con udienze martedi, mercoledi, giovedi e sabato.