ANGELA BALDI
Cronaca

Aumento dei prezzi per cibo di cani e gatti, in tanti si rivolgono al canile

La presidente dell'Enpa Capogreco: "I numeri degli abbandoni sono in calo ma c'è chi non riesce più a mantenere economicamente il suo animale. E in questo periodo è emergenza gatti"

canile

Arezzo, 29 giugno 2022 - Sono decine quelli che non riescono più a far fronte alle spese di cura e mantenimento e si rivolgono al canile per lasciare il proprio animale adulto o anziano. E’ la triste richiesta di chi non può più permettersi un cane ed è pronto ad abbandonarlo. Sono gli effetti della crisi economica che si ripercuotono anche sul canile municipale dove negli ultimi mesi sono arrivate sia intere cucciolate, che cani adulti. Se non proprio un’emergenza, visto che i numeri parlano di una progressiva diminuzione degli abbandoni negli ultimi anni, una triste pratica legata alla contingenza. “Decine le persone che comprano o adottano un cane e poi si rivolgono al canile per lasciarlo perché non possono più permetterselo – dice la presidente di Enpa Arezzo Alessandra Capogreco – Purtroppo una richiesta nella maggior parte dei casi disattesa perché non possiamo prendere un cane di proprietà se non in situazioni eccezionali. Occorre la giusta consapevolezza dei costi da assumere in cibo e cure. Ci sono stati casi valutati dall’ufficio ambiente in cui si sono riscontrate situazione di estrema povertà o disagio familiare e il Comune ha dato il consenso all’ingresso in canile.

La struttura li accoglie in maniera definitiva come accade per i sequestri e dopo un percorso di reinserimento coi nostri istruttori sono pronti a una nuova adozione”. Ma al canile in questo periodo sono arrivate anche intere cucciolate. “Nell’ultimo periodo abbiamo ricevuto e dato in adozione 3 cucciolate intere – prosegue Capogreco – i tempi di permanenza in canile dei cuccioli sono corti, nel giro di 15 giorni vanno in adozione, mentre per i cani adulti la permanenza in media è di 3 anni. I cani sopra i 10 anni rischiano di passare tutta la loro vita in canile. Tantissime le adozioni durante la pandemia monitorate con massima attenzione: abbiamo dato via anche un cane tripode e uno con distrofia muscolare, segno di una rinnovata sensibilità.

Attualmente il canile ospita 85 cani, contro i 150 di 5 anni fa, numeri in contenimento visto che riusciamo a far adottare circa 120 cani l’anno. Il fenomeno dell’abbandono in strada da noi è marginale, c’è più informazione e consapevolezza che si tratta di un reato. La vera emergenza che si ripete ogni anno è quella dei gatti: al canile sono ospitati una cinquantina di mici e 90 sono liberi in colonia, ogni anno circa 200 le adozioni. Ma siamo al limite e non ci sono margini per ulteriori ospiti nonostante le continue chiamate di chi trova cucciolate. Ricordiamo di non togliere i gattini alla mamma e cerchiamo di promuovere la pratica della sterilizzazione che prosegue grazie alla stanza di degenza voluta dall’assessore Carlettini”. Resta costante il fenomeno dei cani vaganti, quasi mai abbandoni, ma segnalati in tempo reale con interventi degli operatori per la verifica del chip e la riconsegna. “In estate aumentano le segnalazioni di maltrattamenti – dice la presidente dell’Enpa – cani lasciati al sole in terrazza o legati a catena in giardino, con le temperature di adesso il colpo di calore è fatale”. Enpa ricorda che va mostrata attenzione anche a comportamenti banali come lasciare l’animale in auto mentre svolgiamo commissioni, da non fare in estate. A vigilare sul campo il Comune col nucleo creato ad hoc nell’ambito della polizia locale e l’Enpa.