Arezzo, 15 febbraio 2022 - "Eravate con me il giorno del mio insediamento tredici anni fa: ci siete oggi che sono alla fine del mio mandato". Il Vescovo Riccardo Fontana non nasconde la sua emozione nel saluto ai Vescovi e ai Cardinali che sono accorsi per la festa della Madonna del Conforto. E in particolare al metropolita Giuseppe Betori, suo compagno di scuola, e a Gualtiero Bassetti, "E' il nostro vescovo, insiste Fontana, non solo il presidente della Cei".
E' il fatidico 15 febbraio, il giorno della grande festa aretina. Ingessata un po' dal Covid, perché fuori ci sono ancora le transenne e i percorsi obbligati per entrare in Cattedrale. E falcidiata dalla pioggia.
La gente si mette in coda lo stesso, più che altro per entrare in cappella, anche se ormai i passaggi sono veloci, proprio per scongiurare gli assembramenti. Il richiamo resta quello ma è chiaro che i due anni di obblighi e limiti pesano.
Non sulla fede e non sulla devozione, che malgrado tutto riempie la Cattedrale e poi la Cappella. Spinta dall'entusiasmo del cardinaleGrech, il segretario generale del Sinodo dei Vescovi. "E' la terza volta che vengo ad Arezzo, la prima ero in incognito: è una chiesa viva, che ha scelto l'ascolto e il cammino di comunione in anticipo" esclama, raccogliendo il sorriso convinto di Fontana.
"E' un momento di sofferenza e di disorientamento per la chiesa e per la società: anche a noi manca il conforto che gli aretini cercano in questa grande festa".
Intorno diciotto tra Vescovi e Cardinali: in testa il metropolita Betori e Bassetti ma tanti volti noti, tra cui i Vescovi che come Fontana hanno percorso il cammino delle dimissioni, da Franco Agostinelli a Rodolfo Cetoloni a Italo Castellani.
Cattedrale aperta e ora avanti fino alla mezzanotte. Tra i punti fermi la Messa del Vescovo alle 18, la benedizione dei bambini, il saluto della Giostra alle 21.30 e la Messa finale delle 23, celebrata in cappella da don Alvaro Bardelli