Arezzo, 3 novembre 2024 – “È il più grande mercato tirolese d’Italia”. Una pubblicità? No, un atto ufficiale della giunta, di quelli che restano nero su bianco e vengono perfino protocollati. Il Comune non ha mai negato un certo orgoglio per aver steso tappeti rossi davanti all’idea di Confcommercio, rendendola nei fatti possibile anche a fronte di un muro quasi invalicabile: spostare la Fiera da piazza Grande per l’edizione più importante, quella di dicembre. Ma un’affermazione così rotonda non era mai arrivata. La base, certo, è la richiesta da parte della stessa Confcommercio di patrocinio per l’evento, coi vantaggi che questo comporta: richiesta corroborata di numeri, che però a questo punto il Comune fa suoi. Anche perché fotografano la crescita di un evento che si accompagna a tutto il resto della Città di Natale.
I numeri? “Nelle otto edizioni precedenti ha ottenuto complessivamente otto milioni di visitatori“. Un dato palpabile, parente strettissimo delle folle che stanno invadendo Lucca per la sua costola Comics. Un dato che si pur smentire solo facendo a pugni con la realtà ma rispetto al quale in genere il Comune ha sempre preferito opporre i numeri, più granitici, degli alberghi, inferiori ma certi: finalmente il mordi e fuggi viene sdoganato. E non solo sul filo dei milioni di presenze.
“L’evento ha generato nella città un indotto economico che supera i 30 milioni di euro”, valutazione che si estende alla ricaduta complessiva degli appuntamenti natalizi. E che probabilmente è perfino un dato sottostimato, sempre che si tratti di una valutazione complessiva delle otto edizioni precedenti. Solo il Mercato Internazionale viaggia sui due milioni di fatturato in tre giorni, qui siamo su un lasso di tempo ben superiore. E ancora: “Il tasso medio di occupazione alberghiera registrato in tutte le otto edizioni è pari al 95,8%”. Le tracce indelebili cominciano ad esserci anche stavolta, un pò rispetto al ponte che precede il Natale, quello di una Fiera dai muscoli mai tanto in mostra. E un po’ a fronte delle prenotazioni che stanno fioccando su tutti i weekend sotto l’albero, a cominciare da quello del 16 novembre, la porta di ingresso ufficiale ai banchi tirolesi ma anche alla costellazione di appuntamenti che si prepara al gran debutto.
Ma torniamo ai numeri. “Nell’anno 2023, come nell’anno precedente, è stato inserito tra i 5 mercatini top in Italia”, posizione che viene suffragata da tanto di servizi televisivi della Rai sui canali nazionali. E infine una stima del tutto inedita, almeno a memoria: “L’ufficio Studi di Confcommercio ha calcolato durante le aperture dei precedenti mercatini un incremento del 67% di affari in negozi e attività commerciali”. Confcommercio che in questo campo gioca in casa e che quindi “fa scuola” in fase di delibera.
L’esito della partita? La giunta ha garantito il patrocinio e il sostegno economico e organizzativo, cosa che del resto non era mai stata in discussione. Perfino senza scomodare l’ultimo addendo dell’operazione: la nostra Città del Natale è stata scelta come destinazione turistica da oltre 215 tour operator. In 215 hanno aperto la loro agenda consigliando ai turisti di tutta Italia una meta unica: Arezzo. Che quest’anno si concentrerà dal 16 novembre al 29 dicembre tra i vicoli del villaggio tirolese e le meraviglie del Prato e della Fortezza, e andrà a dritto fino alla Befana per tutto il resto delle attrazioni, compresi gli altri mercatini sparsi in tutto il centro. L’operazione milione è ripartita.