
FIERA ANTIQUARIA DI SETTEMBRE_7884307_155509
Arezzo, 21 settembre 2021 - Non l’avevano prevista neppure i meteorologi nei loro siti, che parlavano sì di cielo coperto ma non di pioggia battente, tantomeno dei due acquazzoni che alle 11 e alle 16, quasi gli orari top, si sono abbattuti sull’Antiquaria del Prato. Dieci minuti, un quarto d’ora al massimo, che però sono bastati a condizionare la Fiera, gli espositori, che hanno dovuto mettere al riparo i loro banchi, e anche il pubblico, costretto a una precipitosa fuga.
Niente di drammatico, per carità, l’edizione di settembre ha retto comunque, anche nella prima giornata cui oggi seguirà una domenica particolare, con gli antiquari a contendersi la folla di coloro che non vogliono o non possono entrare in piazza per la Giostra. La solita competizione di questo fine settimana così speciale: sotto il ribollire di umore e di tifo nella sfida al Buratto, sopra quelli che invece preferiscono mobili antichi, porcellane, stampe e quant’altro.
Di sicuro, per adesso ci guadagna la contrastata vocazione turistica di questa città. I ristoranti, le trattorie, persino i bar e le botteghe della città antica hanno fatto il pienone, come gli alberghi. L’onda lunga di un agosto che a detta degli stessi proprietari degli hotel mai era stato così ricco, un colpo di frusta alla microeconomia del centro storico, che vive di queste giornate, senza le quali locali e localini farebbero fatica a resisteree.I risultati si sono visti anche in un’Antiquaria che se non ha raggiunto i picchi degli anni del boom, mantiere il trend positivo già accennato dalle edizioni di luglio e di agosto.
Di folla nell’ovale del Prato e in viale Buozzi ce n’era a sufficienza per parlare di una Fiera riuscita. E per una volta neppure gli espositori, tradizionalmente pronti al pianto greco, si lamentano degli affari. Ma è soprattutto il colpo d’occhio che è buono: di vuoti nel polmone verde dell’acropoli ce ne sono pochi, quasi nessuno. La soglia dei duecento banchi preannunciata alla vigilia viene superata di slancio, anche grazie al contributo degli spuntisti (74 in lista) che suppliscono a qualche assenza di troppo fra i titolari (220).
La zona del parco vera e propria è occupata quasi per intero dal piccolo antiquariato dei libri, delle stampe, delle argenterie, dei gioielli. Il viale Buozzi, invece, fa da sfondo ai pezzi più ingombranti, in particolare i mobili, compresi quelli che i padroni dei banchi si portano dietro solo per questa edizione di settembre, che può garantire spazi impossibili nel percorso classico. Per stamani il meteo prevede il solo: potrebbe essere il preludio di una giornata persino migliore. Dio sa quanto la Fiera ne abbia bisogno dopo i lunghi mesi di stop imposti dal Covid