
traslochi
Arezzo, 10 novembre 2015 - Trenta anni trenta. Classe '85 Cooperativa Futura quest’anno compie 30 anni. Nata dall’iniziativa di Don Enrico Trabalzini, Presidente del Ceis, per rispondere all’esigenza di reinserire socialmente i ragazzi dopo l’iter terapeutico in comunità. E da due anni è diventata spa dando attualmente lavoro a circa 80 persone tra soci e dipendenti che si occupano di servizi di pulizia, traslochi e facchinaggio, servizi ambientali, agenzia postale, piccola manutenzione, custodia e sorveglianza.
Obiettivo dare nuova dignità alle persone in difficoltà tramite il reinserimento lavorativo. Ecco perché soprattutto nei primi anni dalla sua nascita la Cooperativa è stata caratterizzata dalla presenza di persone provenienti dal mondo della dipendenza, ma oggi dà lavoro anche a laureati senza problemi. «Con il tempo la nostra attenzione si è focalizzata sui bisogni emergenti che ci venivano proposti dal tessuto sociale del territorio - spiega il presidente Luca Bartolini - Con l’avvento della legge 381/91 e delle normative regionali in materia di tutela verso le persone svantaggiate e successivamente con la legge 68/99 con la regolamentazione del diritto al lavoro delle persone disabili, la cooperativa ha voluto e dovuto avviare un processo di innovazione interno, arricchendo l’organizzazione attraverso l’inserimento di nuove figure professionali con l’obiettivo di riuscire a fare impresa sociale.
Siamo radicati sul territorio e la nostra politica è quella di rimanerci. Adesso siamo 79 tra soci e dipendenti. Ci sono persone che hanno handicap, o che hanno avuto un passato più o meno doloroso ma anche persone normalissime come due neolaureati». «Siamo - continua il presidente di Futura - un’impresa a tutti gli effetti, anzi siamo un spa da due anni proprio in base al nostro volume d’affari. I campi in cui siamo impiegati sono otto: per il 65% lavoriamo con il settore pubblico e per il 35% rivolgiamo sertivi ai privati visto che siamo competitivi grazie alle nostre professionalità».