
ALTA STAGIONE E’ partita adesso quella del gelato che andrà avanti tutta l’estate anche se ormai l’alimento si vende tutto l’anno
Arezzo, 8 aprile 2016 - C'è solo l'imbarazzo della scelta e non riguarda più solo i gusti da mettere in coni e coppette. Il dilemma più grande è per quale gelateria optare. In centro basta fare qualche decina di passi per imbattersi in gelatieri diversi. E il boom del gelato non si ferma, anzi con la bella stagione mette il turbo con aperture una dietro l’altra. Gli ultimi in ordine di tempo un paio di settimane fa erano stati Carlo in zona Bastioni e Panna e Cioccolato in via Guido Monaco. L’11 aprile è già pronta una nuova inaugurazione, altra gelateria, Leonardo, in via Vittorio Veneto 129h. E accanto ai coni e coppette tradizionali arrivano anche gelati e gusti per celiaci, intolleranti e perfino quelli per cani. Perché un cono o una coppetta non si negano a nessuno. Soprattutto se siamo all’inizio dell’alta stagione delle gelaterie. E un business che da primavera in poi non conosce la crisi. Anzi, in città le gelaterie spuntano come funghi. L’aumento del numero di gelaterie artigiane e il buon andamento dei consumi conferma che la gente continua a preferire la qualità e la genuinità del prodotto. E non esiste limite alla fantasia dei gelatieri artigiani che inventano i più svariati gusti di gelato. Ma al di là delle ricette, più fantasiose o più classiche, rimane il fatto che i componenti del gelato sono semplici e genuini: latte, zucchero, uova, frutta. Lavorati secondo tecniche tradizionali.
E poi i gelatieri sono oggi sempre più attenti alle esigenze della clientela e hanno realizzato anche gelati particolari per diete o per intolleranze alimentari. In centro si contano decine di attività che hanno fatto del gelato la propria fortuna. Come la gelateria Punto Gelato nei pressi di piazza Risorgimento. E sempre per restare in centro, in piazza Sant’Agostino ci sono Chèrie e Golo Giò. La prima offre anche gli ice dog, gelati per gli amici a 4 zampe. Intorno a Guido Monaco gravitano Paradiso, e Sun Flowers, nel Corso Cremì, in via De Cenci Il Gelato e poi via Garibaldi. La Violetta in viale Michelangelo o Chocolat in via XXV Aprile. Attività che non vanno in crisi perché il gelato è buono, nutriente, rinfrescante e anche economico. E se in centro le gelaterie sono tantissime, le zone periferiche non sono da meno. Solo nel 2015 sono state quasi 2mila le assunzioni di personale in pasticcerie e gelaterie artigianali per un fatturato del gelato artigianale che nel paese è salito di oltre 2%. In Italia, secondo i dati dell’ultimo censimento, si contano oltre 13.000 gelaterie con un numero di addetti pari a poco meno di 40 mila unità, quasi mille in Toscana secondo i dati Fipe Confcommercio. E per il gelato si calcola che il consumo del prodotto artigianale è di circa 165.000 tonnellate, poco più di 2,7 kg pro-capite all’anno, per un giro di affari stimato in 2,5 miliardi di euro, che arrivano a 3,2 miliardi di euro se si aggiunge il valore delle attrezzature e quello dell’arredamento. Con il consumo di gelato che si sta progressivamente destagionalizzando, anche se i picchi si registrano ancora in corrispondenza della stagione estiva quando la rete di esercizi è al massimo delle aperture.