Arezzo, 13 gennaio 2023 - E' la la tempesta perfetta quella che stiamo vivendo, scarseggiano i farmaci e siamo nel picco dell’influenza di stagione. A tutto ciò si aggiunge una recrudescenza del Covid e tanti virus para influenzali che provocano tossi e raffreddori. Dottor Roberto Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale, quanto durerà questa situazione?
«Il picco dell’influenza è arrivato a Natale, siamo ancora nel clou della diffusione ma adesso viviamo una stabilizzazione del quadro. I casi non stanno aumentando ma sono stazionari. Sarà così per tutto gennaio, poi da febbraio a marzo la curva comincerà a scendere con il cambio di stagione».
L’influenza è presente in patologia importante?
«Sì e alla diffusione del virus invernale si sommano i casi di Covid, con una riaccensione in tutte le fasce d’età ma soprattutto negli anziani che non hanno fatto la quarta dose. Sollecitiamo tutti gli over 65 a vaccinarsi, è importante».
Come mai la quarta dose Covid non è mai decollata, secondo lei?
«La popolazione non percepisce più l’obbligo. Così se le categorie a rischio stanno facendo addirittura la quinta dose, ci sono tanti a cui manca la quarta». Come si presenta l’influenza? «In fase iniziale interessa le alte via respiratorie, febbre alta e tosse secca con raffreddore, dura da 5 a 7 giorni ma può lasciare una residua sindrome da raffreddamento. I nostri nonni dicevano che il raffreddore dura una settimana, se si cura sette giorni. L’organismo fa il suo percorso per combattere la forma infettiva e risolvere l’infiammazione, ci sono tempi tecnici da rispettare, ma se nella fase di guarigione arriva un virus diverso i tempi si allungano. E quest’anno i virus che girano sono più di cento».
In farmacia alcuni tipi di medicinali scarseggiano, perché e come fare?
«I farmaci mancano e siamo nel picco del virus. Negli ultimi due anni l’influenza non ha girato così gli approvvigionamenti non sono stati massicci, senza prevedere l’esplosione di casi che stiamo vivendo. A questo si aggiunge l’assenza di protezioni individuali come le mascherine, ciò ha favorito la circolazione dei virus. Se anno scorso abbiamo avuto 10 casi quest’anno in proporzione sono 100. Virus da trattare con antiinfiammatori e anti piretici, per cui il consumo di questi farmaci ora è elevato. Relativamente agli anti infiammatori si può ricorrere agli equivalenti senza problemi, l’azione è sovrapponibile. Ma il peggio è passato: siamo in fase di stallo e tra poco la situazione migliorerà sicuramente».
Sul fronte influenza siamo tornati alla normalità pre Covid?
«Sì ma con l’aggiunta dei casi di Covid, un virus con cui dobbiamo imparare a convivere. I medici di famiglia si confrontano quotidianamente con l’infettivologo nel trattamento di questi casi».