Arezzo, 6 gennaio 2019 - Non è stato abbandonato ma "solo" dimenticato nell'androne del palazzo di via Po. Ad assicurarlo è il babbo, che nel corso della notte si è presentato in ospedale per spiegare cosa fosse successo. E' la svolta di una storia che tiene banco ad Arezzo nel giorno della Befana: la storia di un neonato di quattro mesi ritrovato fuori del portone nella strada di Saione.
Lui è di origine argentina e ha circa 40 anni, lei ne ha 24: hanno un altro bimbo piccolo. E' arrivato in ospedale intorno alle 6: e ha spiegato sostanzialmente che rientrando in casa si erano dimenticati l'ovetto con il bambino dentro.
A ritrovarlo stanotte alle due alcuni ragazzi, che lo avevanoimmediatamente portato all'ospedale San Donato, dove è stato ricoverato in pediatria. Non è di origine asiatica, come era apparso in un primo momento, ma sudamericana da parte del babbo: e comunque entrambi i genitori sono aretini.
L'ovetto è una di quelle strutture a mano che servono per trasportare i bimbi più piccoli. Naturalmente erano già partite le indagini per individuare i genitori o chi, in condizioni di evidente disagio, ha preferito lasciarlo nella notte. Poi la svolta. Nel pomeriggio è stato il primario del reparto di pediatria Marco Martini a dare notizie sul piccolo: "Sta bene, non presenta segni di maltrattamento era ben coperto e, nonostante la notte fredda, non presentava segni di ipotermia. Tutto il reparto e i volontari si stanno prendendo cura di lui". Adesso si attendono le decisioni del tribunale dei minori, mentre la procura minorile è già intervenuta con un provvedimento cautelare che toglie il piccolo e il fratellino di un anno e mezzo a genitori così sbadati e li affida al reparto di pediatria.