Arezzo, 3 novembre 2015 - La Nazione lo aveva annunciato a gennaio. Prada assume. Adesso è lo stesso patron Patrizio Bertelli a rincarare la dose e a confermare l’avanti tutta del brand della moda. I i candidati rientrano nel piano assunzioni annunciato a inizio anno per il 2015. Ma dimostrano come il volo della grande azienda continui e continui rafforzando le sue radici aretine.
«Abbiamo riportato la produzione in Italia. Oggi, l’83% delle realizzazioni del Gruppo Prada avviene sul suolo nazionale». Parola di Patrizio Bertelli in un'intervista uscita ieri proprio sul futuro del gruppo.
Tra i temi più caldi c’è quello delle assunzioni in Italia, molte delle quali ricadute proprio sugli stabilimenti della nostra provincia e nell’indotto delle aziende locali. «Con il Jobs Act ci sono stati benefici per le imprese della moda e della pelletteria». Anche se l’aspetto migliore, sostiene Bertelli, riguarda la conversione dei contratti a tempo determinato in quelli a tempo indeterminato.
Non è ancora finita invece la ricerca dei nuovi candidati, le cui assunzioni con tutta probabilità si completeranno con l’anno in corso. A inizio anno Prada aveva comprato proprio sul nostro giornale pagine pubblicitarie per annunciare la ricerca di dipendenti. E pure qualificati. Le assunzioni che Prada spa si apprestava a fare, servivano alla divisione pelletteria che ricercava e ricerca profili professionali specializzati nella produzione di capi di pelle. Motivo? La prossima apertura di nuovi insediamenti produttivi a Terranuova Bracciolini e ad Arezzo.
Quali profili professionali cercano gli uomini delle risorse umane di Bertelli e Miuccia? Ogni volta gli stessi. E cioè soprattutto operai qualificati. Addetti al taglio, addetti alla preparazione, addetti al montaggio banco e macchina, addetti alla rifinitura, tecnici per industrializzazione e tecnici per il controllo qualità. Ai candidati si chiede esperienza comprovata nella realizzazione dei beni di lusso.