Arezzo, 6 gennaio 2023 - La ruspa contro la casa e poi le fucilate. In base alle prime ricostruzioni dell'omicidio a San Polo, sarebbero stati esplosi cinque fatali colpi nella lite tra vicini di casa avvenuta nella serata, intorno alle 21, di giovedì 5 gennaio nel paesino di montagna alle porte di Arezzo. Una lite particolarmente violenta sfociata in omicidio: un uomo di 57 anni, operaio di origini albanesi, è stato ucciso, mentre il padrone di casa, 53 anni, è stato arrestato dai carabinieri perché gravemente indiziato di "omicidio". Ecco dunque che cosa sappiamo della lite tra vicini sfociata in tragedia a Arezzo.
Vecchi rancori tra vittima e omicida
La ricostruzione dell'omicidio
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, intorno alle 20:30 il 53enne, affacciandosi da una finestra della propria abitazione, avrebbe esploso almeno cinque colpi con un fucile regolarmente detenuto, di cui quattro hanno raggiunto mortalmente la vittima. Il 57enne, per ruggini di vicinato, alla guida di un escavatore di sua proprietà, avrebbe dapprima danneggiato quattro autovetture parcheggiate, tutte di proprietà dei familiari dell'arrestato, e poi colpito più volte con la benna del mezzo le mura e il tetto dello stabile, provocando danni strutturali all'abitazione nella quale si trovavano l'arrestato e i suoi familiari, che stavano cenando insieme per la vigilia della Befana. L'arma e i bossoli, insieme all'area circostante, sono stati sequestrati. L'autorità giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico legali che verranno svolti nei prossimi giorni alla medicina legale dell'ospedale di Siena. Nell'attesa dell'interrogatorio di garanzia il 53enne è stato condotto al carcere di Arezzo.
La testimonianza: "Le due famiglie si frequentavano"
Chi era la vittima
Al momento non si conosce il nome della vittima. Sappiamo solo che è un uomo di 57 anni, e non di 59 anni come comunicato precedentemente, di origini albanesi. La ruspa usata per danneggiare l'abitazione del vicino di casa era di sua proprietà.