REDAZIONE AREZZO

Vaccini e scuola: appesi al Garante, qui 100mila ragazzi da controllare

Pancani: «Se non darà l’ok al flusso telematico, toccherà ai pediatri»

PROFILASSI Indispensabile per l’iscrizione a nidi e scuole materne, chi invece non ha fatto i vaccini dalle elementari in su paga la multa

Arezzo, 7 settembre 2017 - Arriva un intoppo sulla strada delle iscrizioni a scuola e su quella dei vaccini. Dopo l’accordo che prevedeva che gli istituti trasmettessero gli elenchi degli iscritti alle Asl, che dovevano verificare la situazione vaccinale di ogni bambino per poi attivarsi con i familiari per l’eventuale regolarizzazione, adesso il protocollo siglato nella sede dell’Ufficio scolastico regionale tra le tre aziende sanitarie toscane, l’Anci e l’Ufficio scolastico regionale è appeso alla decisione del Garante della Privacy. Lo stesso che ha dato l’ok per mandare i dati dalla scuola alla Asl, ma non ha dato ancora il permesso per fare viceversa. Ed è proprio su questo punto che la Regione ha chiesto un ulteriore parere al Garante. Tra una settimana infatti riapriranno le scuole e il rischio è quello di non fare in tempo, con tutte le conseguenze del caso. Una su tutte il grande caos che si scatenerebbe se in una settimana 100mila famiglie, solo qui, prendessero d’assalto pediatri e uffici vaccinazioni per ottenere le necessarie certificazioni da presentare a scuola, quelle che con l’accordo siglato a fine agosto in Toscana non servono. «Propio ieri ci siamo riuniti per trovare un’alternativa se il Garante della privacy non si esprimesse in tempo - spiega Ugo Pancani presiendete dei pediatri aretini - se darà l’ok al flusso informatico per i ragazzi a posto con le vaccinazioni non ci sarà nessun problema: tutti i vaccinati non devono far nulla per le iscrizioni ad asili ed elementari, restano fuori quelli non in regola che i pediatri devono provvedere a richiamare e mandare a vaccinare. Se invece il Garante della privacy non darà l’ok in tempi stretti, saranno i pediatri a fare le attestazioni con tutta la confusione che ne consegue.

So rischia nel giro di una settimana, di qui all’inizio della scuola, un assalto alla diligenza. Basti pensare che ognuno di noi ha 1000 pazienti sotto i 12 anni, e che i pediatri della Asl sud est sono 101, sono quindi oltre 100mila i bambibni da verificare». Non solo i pediatri, un’altra soluzione per snellire l’iter potrebbe essere quella di usare il meccanismo dei totem che si trovano all’ospedale per cui con la tessera santaria dei bambini tutti coloro che sono già in regola possono stampare l’attestazione. Oppure rivolgendosi all’ufficio vaccinazioni, sempre se il garante non darà l’ok al flusso telematico dei dati. «Indipendentemente dalla decisione del Garante abbiamo trovato un modo per alleggerie il problema burocratico - continua Pancani - per i bambini non in regola la Asl manderà un elenco per ogni pediatra che provvederà a chiamarli e cercare di convincere i genitori a vaccinarli. Tutti quelli che non si convinceranno dovranno firmare il dissenzo, se non sono in regola da 0 a 5 anni e mezzo non si iscrivono a nidi e materne. Per elementari, medie e i primi due anni del liceo, basta pagare la sanzione. I pediatri hanno già iniziato a produrre certificati perchè i nidi hanno riaperto a inizio settembre».