GAIA PAPI
Cronaca

Argento, scatta il maxi sequestro. Metallo da 60mila euro in arrivo. Il blitz della guardia di finanza

L’ispezione di un furgone blindato: i finanzieri hanno rinvenuto tre sacchi venduti da un’azienda di Valenza. Accertata l’assenza delle marcature obbligatorie, via con la contestazione di una sanzione amministrativa.

La Guardia di Finanza di Alessandria ha sequestrato 60 chili di argento. senza marchio identificativo diretti ad Arezzo

La Guardia di Finanza di Alessandria ha sequestrato 60 chili di argento. senza marchio identificativo diretti ad Arezzo

La Guardia di Finanza di Alessandria ha sequestrato 60 chili di argento puro senza marchio identificativo diretti ad Arezzo. La merce, del valore complessivo di 56.000 euro, è stata scoperta su un mezzo commerciale diretto nella nostra provincia, "patria", come Valenza, della lavorazione di preziosi. L’argento era privo del marchio identificativo e del titolo legale, elementi essenziali per garantire l’origine e la qualità del materiale.

L’operazione, condotta dal nucleo operativo della Guardia di Finanza, ha avuto luogo a seguito di un’attenta attività di sorveglianza e controllo sul trasporto di metalli preziosi. In particolare, gli agenti si sono concentrati su un automezzo commerciale blindato di una società di trasporti che stava percorrendo la strada verso Arezzo. La scoperta dei tre sacchi, contenenti argento puro in grani, ha subito attirato l’attenzione degli investigatori. Durante l’ispezione, i finanzieri hanno constatato che la merce non era accompagnata dai necessari marchi identificativi, obbligatori per legge. Inoltre, mancava anche l’indicazione del titolo legale del metallo, una garanzia fondamentale per assicurare ai consumatori l’autenticità e la qualità dell’argento.

L’intero quantitativo di 60 chili è stato sottoposto a sequestro, con il conseguente avvio di sanzioni amministrative nei confronti della società coinvolta. In particolare, il rappresentante legale della società di Valenza è stato segnalato alla Camera di Commercio di Alessandria – Asti. L’operazione della Guardia di Finanza evidenzia ancora una volta l’importanza di una corretta gestione e tracciabilità dei metalli preziosi. Le normative in materia di etichettatura e marcatura non sono solo un mezzo per tutelare i consumatori, ma sono anche uno strumento fondamentale per garantire la trasparenza nel commercio e prevenire attività illecite. Inoltre, la presenza di carichi non correttamente contrassegnati potrebbe avere risvolti pericolosi sul piano della sicurezza e della qualità del materiale impiegato, con potenziali ripercussioni anche sui consumatori finali.

L’inchiesta prosegue per accertare eventuali ulteriori responsabili e fare luce su tutta la rete di distribuzione coinvolta in questo traffico illecito, con l’obiettivo di mettere un freno a possibili pratiche fraudolente che potrebbero minare l’affidabilità del settore. L’operazione della Guardia di Finanza, pertanto, assume un valore simbolico nel ribadire l’importanza del rispetto delle regole e della legalità, oltre a rafforzare la fiducia dei consumatori e degli operatori del settore nella correttezza del mercato dei metalli preziosi.