Il giudice Ada Grignani ha assoltoe con formula piena, perché il fatto non sussiste, il ceo Plinio Pastorelli e il presidente Franco Fani della società Oro Italia Trading (oggi in liquidazione), banco metalli interamente controllato dalla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio. L’assoluzione è arrivata nell’ambito del filone bis del processo Argento Vivo, dopo che già nell’ambito del processo principale erano cadute tutte le accuse a carico di Pastorelli relative a un suo coinvolgimento in una frode carosello pluri-milionaria volta all’evasione dell’Iva. Un’indagine esplosa nel febbraio del 2015 con una clamorosa richiesta di arresto dello stesso Pastorelli (rigettata dal Tribunale del Riesame), antesignana della lunga serie di indagini per presunta mala gestio che negli anni a seguire colpirono a vario titolo buona parte del management della banca aretina, sino a scuotere i palazzi della politica. Pastorelli, anche in questo secondo filone, era assistito da Luca Fanfani e dal consulente Stefano Capaccioli. Fani da Niki Rappuoli e dal consulente Francesco Guiducci. In questo secondo filone processuale, la difesa, ancora una volta ha sostenuto la piena estraneità del banco metalli e di Pastorelli alla evasione milionaria dell’Iva, da imputarsi esclusivamente alle società fornitrici delle verghe e rottami di argento su cui, doverosamente, come hanno spiegato i consulenti della difesa, veniva corrisposta l’Iva da parte di Oro Italia Trading.
CronacaArgento Vivo assolti. Fani e Pastorelli