Arezzo, 25 febbraio 2025 – Arrestato l’aggressore del machete. Era fuggito a Napoli, dove Davide Comito, dirigente della squadra mobile di Arezzo, lo ha riconosciuto e fatto arrestare. Una storia che ha dell’incredibile. Comito era nella sua Napoli in ferie; alla stazione, per tornare ad Arezzo, lo ha visto. L’uomo, un tunisino, era in fuga da dieci giorni. Da quel 14 febbraio in cui aggredì con un machete il vigilante in servizio alla Conad in via Guido Monaco. L’uomo dopo l’aggressione si era spostato di città in città. Sabato mattina alla polizia di Stato è ricomparso il segnale del suo telefonino, indicava Napoli.

Attraverso la consultazione delle banche dati in uso alle forze di polizia, nonché attraverso attività tecnica delegata d’urgenza dalla Procura di Arezzo, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a giungere alla localizzazione dell’uomo. Qui Comito lo ha intercettato, provvedendo così a fermarlo e ad identificarlo. Successivamente è stato accompagnato negli uffici della Squadra Mobile di Napoli per essere sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici al fine di giungere ad una sua completa e certa identificazione.
L’uomo è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto vista la gravità dei fatti contestati (tentata rapina impropria, minacce aggravate e tentato omicidio), la pericolosità del soggetto, nonché il concreto e fondato pericolo di fuga dimostrato dalla volontà del ricercato di rendersi irreperibile e dalla circostanza che lo stesso risulta soggetto extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora.
Portato nel carcere di Napoli Poggioreale ieri gli è stata notificata la custodia cautelare in carcere. Quel giorno, il giorno di San Valentino, l’uomo di 32 anni era entrato nella centralissima Conad, cercando di rubare dei pistacchi. Ma, scoperto dal vigilante, il 33enne Abdoulaye Mballo, gli aveva promesso “vendetta“. E così, dopo poco è tornato con un machete e lo ha aggredito, causandogli un profondo taglio sul capo refertato con 10 giorni di prognosi.
“Questo importante risultato è stato ottenuto dopo giorni di intense ricerche, sacrifici e rischi. Ora mi aspetto che la magistratura faccia la propria parte, assicurando una pena giusta e soprattutto certa, affinché questo individuo non torni presto in libertà, come troppo spesso accade” ha detto Alessandro Rossi di Investigazioni Ombra.
Un ringraziamento alle forze dell’ordine per l’arresto anche dal sindaco Alessandro Ghinelli.