SERENA CONVERTINO
Cronaca

Arte, scienza e natura. La casa museo di Gallorini è piena di gioielli nascosti

Alla scoperta del Mu.vi., uno delle due piccole esposizioni ancora da scoprire. Il presidente: "In queste stanze, il lavoro di una vita al servizio degli studenti" .

Massimo Gallorini e Livia Dragoni

Massimo Gallorini e Livia Dragoni

Arezzo, 25 gennaio 2025 – Il teschio di Lucy, le anfore etrusche, i resti di detriti di un asteroide millenario e la riproduzione più fedele della chimera aretina. C’è questo e molto altro nelle stanze del Museo della vita, uno dei due piccoli musei della città di Arezzo, messo in piedi e curato dal professore e ingegnere Massimo Gallorini e da Livia Dragoni. Reperti originali e riproduzioni fedeli. Modellini in scala e oggetti a grandezza naturale che raccontano la storia naturale e culturale dal paleolitico ai giorni nostri. Non siamo in un museo tradizionale, ma nella casa museo di due appassionati di arte, storia e scienza naturale: un percorso multidisciplinare che, come racconta Gallorini, nasce da una passione personale. "Ho iniziato a collezionare minerali e oggetti di vario tipo fin da quando ero adolescente. Ne ho fatto una passione e una professione. Dopo una vita passata dietro alla cattedra di istituti tecnici, Itis e università, ho deciso di raccogliere le mie collezioni e sistemarle in uno spazio che potesse aprire le porte al pubblico. In particolare agli studenti".

Sì perchè la vocazione del museo è proprio quella di coinvolgere e appassionare i più giovani attraverso progetti di collaborazione scolastici e universitari. Una stanza dedicata agli etruschi, una alla mineralogia e paleontologia e una alla storia dei mezzi di trasporto. "Molti dei manufatti che vedete in queste stanze li ho fatti a mano personalmente, altri fanno parte di collezioni che ci sono state donate mentre altri ancora sono riprodotti in 3D". Come il teschio dell’australopiteco Lucy, l’ominide più noto mai ritrovato e vissuto 3,2 milioni di anni fa. Un gioiello di storia e archeologia riprodotto con la massima cura e fedeltà grazie alla stampa in 3D. Ed è sempre in 3D che Massimo Gallorini ha riprodotto fedelmente il bronzo della chimera. "Il più fedelmente possibile", tanto che ha replicato sulla sua superficie quella che secondo recenti studi doveva essere la sua colorazione originale. "Siamo abituati a vedere la chimera con il caratteristico colore scuro del bronzo. In realtà, la copia che abbiamo qui, cerca di essere ancora più fedele all’originale e di riprodurre anche i colori con cui era dipinta la superficie".

Nell’ampio giardino che dà ingresso alla villa troneggia infatti una chimera dorata dalle fauci rosse, con tanto di denti aguzzi e pupille disegnate. Una copia in 3D, proprio come quella che si trova- nella versione non colorata- all’ingresso della stazione ferroviaria di Arezzo. "Anche quello, un lavoro portato a termine dopo la scansione dell’originale, la ricostruzione e poi la messa in pratica del lavoro di fusione del metallo", un processo complesso iniziato nel 2016 e che ha poi portato all’installazione finale della statua in piazza della Repubblica nel 2022. Attorno alla chimera di Gallorini, si sviluppa un vero bioparco con tanto di lago artificiale di raccolta e smistamento delle acque. "Gli spazi di questa villa sono stati abbandonati per oltre 15 anni. Noi la abbiamo rimessa in sesto e ripulita con grande cura. Investiamo molto negli spazi del museo, che tra pochi giorni sarà pronto ad ospitare la sua prossima mostra". Proprio mercoledì 29, infatti, si apriranno le porte dell’iniziativa “Medici e Lorena tra Genio e Innovazione”, un progetto che, in occasione della Festa della Toscana 2024, celebra la tradizione di innovazione e genialità che caratterizza la storia della Regione. Realizzata con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana, la mostra è solo una delle tante iniziative in programma nel museo, che fa parte dell’Associazione nazionale piccoli musei e del Sistema Cultura della Regione Toscana. Con un motto: "Conoscere la natura per rispettarla e la nostra storia per costruire un futuro migliore!"