Luca Amodio
Cronaca

Spranghe e picconi per l’assalto, ditta orafa nel mirino della banda: i volti immortalati dalle telecamere

Colpo sfumato dall’arrivo dei carabinieri che hanno messo in fuga i tre malviventi a Castel San Niccolò. I proprietari ringraziano i militari: “Un efficace controllo del territorio, coerente con le nostre necessità”

I ladri armati di piccone hanno tentato il colpo in una ditta orafa. Ma i carabinieri sono riusciti a fermarli (Un frame del video delle telecamere di videosorveglianza)

I ladri armati di piccone hanno tentato il colpo in una ditta orafa. Ma i carabinieri sono riusciti a fermarli (Un frame del video delle telecamere di videosorveglianza)

Arezzo, 19 febbraio 2025 – Hanno tentato l’assalto con picconi e spranghe ma alla fine se la sono date a gambe a mani vuote: messi in fuga delle gazzelle dei carabinieri. E anzi: di loro sono rimasti un paio di scatti che li immortalano, in pieno volto, intenti allo scasso della Freschi&Evangelisti di Castel San Niccolò. Materiale che di certo sarà utile agli investigatori per individuare la banda di turno. È finito con un sospiro di sollievo l’ennesimo attacco all’oro nella notte, che a mettere in fila i numeri è già il terzo da inizio anno.

Certo, niente a che vedere con gli attacchi del 2024, l’annus horribilis del distretto più grande d’Europa quando si era arrivati a contare un colpo ogni due settimane, compresi anche quelli messi in piedi con tecniche paramilitari: strade sbarrate da mezzi rubati e furgoni usati come arieti. Stavolta l’epilogo è arrivato prima. I tre erano scesi dal sedile con gli attrezzi del mestiere: picconi e spranghe. Avevano le peggiori delle intenzioni ma alla fine la giornata “di lavoro“ ha fruttato zero. Il bersaglio era la Freschi&Evangelisti di Ponte D’Arno, nel comune di Castel San Niccolò, in Casentino. Azienda orafa che si occupa di realizzare gioielli con preziosi per marchi di lusso: merce ghiotta per i ladri.

Un piano studiato, sembrerebbe, anche perché alla fine l’improvvisazione è sempre più rara quando si parla di blitz all’oro. Fatto sta che il piano è saltato prima che potesse esser messo a terra. Sì perché le pattuglie dei militari della compagnia di Bibbiena lì hanno intercettati proprio mentre stavano svolgendo uno di quei servizi di routine di controllo del territorio: prevenire, sì, perché di questi tempi è la strategia vincente per fermare i malviventi assetati di preziosi.

“Siamo stati avvisati quasi in tempo reale dall’allarme perimetrale esterno che ha registrato la presenza di intrusi che poi sono stati anche ripresi dalle telecamere della videosorveglianza - spiega Denise Vangelisti, fondatrice insieme al marito Stefano Freschi dell’azienda orafa Freschi & Vangelisti - L’arrivo dei carabinieri che hanno servizi programmati nel territorio con la sosta prolungata delle pattuglie proprio per presidiare le zone produttive come quella di Ponte D’Arno, li hanno messi in fuga”. E poi aggiunge: “Ringraziamo sentitamente e pubblicamente i Carabinieri del Casentino e in particolare il capitano della Compagnia di Bibbiena, Domenico Gaudio, per l’organizzazione di questa attenta ed efficiente pianificazione di controllo del territorio. Questo presidio, organizzato in maniera costante e soprattutto coerente con le necessità della nostra vallata rappresenta un validissimo e insostituibile sostegno per la popolazione ma anche per tutte le realtà produttive del Casentino”.