REDAZIONE AREZZO

"Aumento esagerato". Alvisi: "Il rischio ora è allontanare i turisti"

Confesercenti critica il raddoppio della tassa di soggiorno ad Arezzo, sottolineando che potrebbe penalizzare l'attrattività dell'offerta turistica locale e favorire i comuni limitrofi.

"Aumento esagerato". Alvisi: "Il rischio ora è allontanare i turisti"

"Il tema sul quale non siamo d’accordo non è la necessità di dover ritoccare o meno la tassa di soggiorno - replica Confesercenti per voce del direttore Valeria Alvisi - potevamo parlarne, era già stato annunciato e un incremento poteva essere coerente con le necessità di maggiori servizi e maggiore efficienza soprattutto in certi periodi dell’anno. Ma questo non significa prevedere addirittura un raddoppio. E’ vero che la tassa non pesa direttamente nelle tasche degli aretini, ma incide comunque in tutte quelle attività che fanno ricettività, dagli alberghi ai b&b del comune di Arezzo". Per Confesercenti il costo della nuova tassa di soggiorno incide sull’appetibilità dell’offerta. "Qualcuno potrebbe decidere di dormire in un comune della provincia invece che qui per risparmiare - continua Alvisi - prevedere 3 euro a notte in una città come Arezzo ci sembra sproporzionato. Non è una discussione sull’incremento in senso stretto quanto sull’entità e sulla modalità. Applicarla a maggio incide su tutto quello che è già stato venduto con la vecchia imposta. Forse verranno previste delle misure di compensazione nei casi di camere già vendute, ma anche su questo non abbiamo avuto modo di approfondire perché l’incontro con il Comune è avvenuto praticamente a cose fatte, senza convocare per tempo o ascoltare le associazioni di categoria in un tema così importante. Non c’è stata la voglia di attingere alle professionalità che mettono a disposizione associazioni che non sono gli antagonisti".

Per Confesercenti 3 euro a persona a notte è una cifra da città turistica affermata. "Se prendi una doppia sono 6 euro a notte in più e se una camera costa 60 è il 10% - prosegue il direttore di Confesercenti - è una tassa che incide nella vendita del prodotto e rende più attrattive strutture nei comuni limitrofi. Tutto ciò considerando anche che il turismo ad Arezzo non è solo quello dei flussi natalizi, c’è chi vive di camere turistiche tutto l’anno, c’è il turismo business. Forse si poteva differenziare la tassa in base ai mesi dell’anno o per tipologia di strutture, mentre si è aumentato del doppio sempre".

A.B.