LUCA AMODIO e LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Autista picchiato a bordo del bus, “Un pugno nell’indifferenza di tutti”

La vicenda in provincia di Arezzo: “Quel giovane fumava e gli ho detto che sul mezzo è vietato, gli altri passeggeri non hanno mosso un dito”. Poche ore prima aggredito anche un capotreno sulla linea del Casentino da un viaggiatore senza biglietto

Carabiniere di fronte a un autobus. L'aggressore dell'autista cinquantenne è fuggito

Carabiniere di fronte a un autobus. L'aggressore dell'autista cinquantenne è fuggito

Arezzo, 12 novembre 2024 – Un capotreno e un autista di un bus di linea picchiati nel giro di poche ore. Due casi ad Arezzo che rilanciano l’allarme in Toscana e allungano la scia delle aggressioni.

Nel primo, il capotreno, in servizio sulla linea ferroviaria Arezzo-Stia è stato malmenato da un passeggero senza biglietto che gli ha spruzzato in faccia spray al peperoncino ( rintracciato dai carabinieri e denunciato: è un tunisino di 30 anni).

Il secondo caso riguarda l’autista di un bus di Autolinee Toscane. Giuseppe, 50 anni, è stato aggredito da un passeggero che pretendeva di fumare a bordo.

L’autista è stato colpito con un pugno in faccia mentre era alla guida ma è riuscito a mantenere il controllo della guida per poi fermarsi, mettere in sicurezza gli otto passeggeri e chiamare le forze dell’ordine.

L’aggressore è fuggito, ma il sistema di videosorveglianza del pullman ha registrato la scena, ora al vaglio degli investigatori. Giuseppe è stato medicato al pronto soccorso: ha il naso rotto e una prognosi di quindici giorni.

Racconta il brutto episodio, che ne contiene un altro, non meno preoccupante: l’indifferenza degli altri passeggeri di fronte alla violenza.

“Un gesto improvviso e inaspettato mentre stavo guidando: precedentemente avevo solo fatto presente al passeggero il divieto di fumo a bordo. Il primo cazzotto mi è arrivato lungo il percorso: la mia priorità è stata mettere in sicurezza anche gli altri passeggeri e non appena è stato possibile, mi sono fermato lungo la strada e, visto il sangue che mi usciva dal naso, ho chiamato il 112”.

A questo punto, il giovane, un aretino, “ha cominciato a urlare e inveire contro di me: prima ha presoa calci la porta posteriore dell’autobus e quindi tornando vicino a me per premere il pulsante per le portiere. È riuscito ad aprire la portiera e si è dileguato”.

Nel suo racconto, Giuseppe si sofferma su un altro aspetto: “Mi ha colpito in negativo, il fatto che gli altri passeggeri presenti a bordo sono scesi subito dopo, senza neanche chiedermi se avevo bisogno di qualcosa”.

Autolinee Toscane, con il presidente Gianni Bechelli, esprime solidarietà e vicinanza all’autista e annuncia che “l’azienda metterà a disposizione delle forze dell’ordine le immagini di videosorveglianza per individuare l’aggressore.

Purtroppo gli episodi stanno diventando sempre più frequenti: insieme a sindacati, prefetture e questure, collaboriamo per aumentare i livelli di sicurezza dentro e fuori i nostri bus. Ma è evidente, che serve ancora più attenzione”. Sul fronte sindacale, Cgil Cisl e Uil chiedono un vertice in prefettura sull’escalation di violenza.