
Controllori sull’autobus
Arezzo, 15 giugno 2018 - Se avete l'app per acquistare il biglietto dell’autobus direttamente con il cellulare ricordatevi di non farlo se dovete prenderlo al volo, perché devono passare almeno 5 minuti prima che sia valido. Il rischio? Una bella multa. E’ successo ieri a una madre con figlia che salite a bordo della 1D all’altezza dell’Inail in Piazza Guido Monaco poco dopo, all’altezza della Stazione, sono state multate entrambe con tanto di verbale da 42 euro l’uno nonostante avessero acquistato il titolo di viaggio con il telefonino attraverso la app della Tiemme.
La vicenda è stata segnalata dal compagno della donna su Facebook: «Non sapevamo di questa clausola dei 5 minuti che devono trascorrere da quando si fa il biglietto a quando si sale sul bus, la mia compagna vive a Torino e là funziona in altra maniera, ma qui ad Arezzo non hanno sentito ragioni e giù di multa, poi se paga subito sono 84 euro altrimenti il doppio. La legge va rispettata e nella pensilina c’è scritto il regolamento e c’è scritto anche questa cosa dei 5 minuti, comunque penso che se trovi una persona bene o male con il biglietto in tasca, non gli puoi fare una multa come se non l’avesse».
E pensare che questa è una norma che è stata inserita proprio contro i furbetti dei bus come conferma il presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini, che spiega anche come funziona questo app gratuita scaricabile da Play Store di Google e da Apple Store «in servizio» ormai da un anno: «Il biglietto per il bus si può acquistare all’edicola o scaricando la app di Tiemme o con un sms mentre la app consente di accedere a tutti i servizi dell’azienda, pianificare il viaggio, conoscere le fermate e gli orari di tutte le linee urbane ed extraurbane. Se si usa un sms basta inviare una richiesta di acquisto e aspettare la risposta dal proprio gestore telefonico perché l’atto venga convalidato, ma per regolamento il biglietto va comprato 5 minuti prima dell’utilizzo».
E qui scatta l’operazioni anti frode: «Serve ad evitare che si salga sul bus con il messaggio pronto e lo si invii solo quando si vede i controllori in azione - spiega il presidente di Tiemme - è successo tante volte all’inizio quando il servizio era appena entrato in funzione, ma il deterrente ha avuto i suoi effetti visto che abbiamo recuperato il 5 per cento di evasione». Giusto, ma quando si è in buona fede e si è comprato il biglietto al momento in cui si mette piede sul bus beccarsi la multa, anche salata, è un boccone che proprio non va giù.
«Chiaramente non intendiamo punire chi è in buona fede. i controllori hanno fatto il loro dovere, ma invito la signora a fare ricorso e a scriverci indicando il numero di cellulare, il giorno e l’ora della corsa del bus. E’ tutto ricostruibile, ed è possibile sapere anche quando è salito il controllore. Se l’utente si è comportato correttamente sarà rimborsato»