Bibbiena (Arezzo), 16 gennaio 2025 – Avevano terrorizzato Bibbiena con atti di bullismo a tappeto, portando nelle loro spedizioni coltellini e bastoni. Minacce e atti di bullismo. A casa loro è stata ritrovata anche una pistola scacciacani, con ogni probabilità ingrediente fisso nei pomeriggi di baldoria. Adesso arriva il triplice fischio per la baby gang del Casentino sgominata dai carabinieri della Compagnia di Bibbiena. Tre ragazzini, tutti minorenni, sono stati denunciati alla procura minorile di Firenze. C’è anche un quarto individuo: è più grande degli altri amici ma il suo procedimento è una cosa a parte e non sono ancora emerse altre informazioni sul suo conto. Sembrerebbe che ci fosse lui però alla guida dell’auto da cui partivano le scorribande.
L’operazione degli investigatori è cominciata il 9 novembre scorso. Siamo alla stazione di Bibbiena. Quella sera i tre giovanissimi hanno intercettato un ragazzo qualche anno più grande. Si tratta di un magrebino sui 20 anni, circa. Si sono presentati con coltelli e bastone e lo hanno minacciato. Lui si è dato alla fuga. Se ne è andato via come il vento per salvare la pelle ed è riuscito a chiedere aiuto ad una pattuglia dei carabinieri che era nei paraggi. I militari dell’Arma sono entrati in azione. A condurre le indagini la compagnia di Bibbiena guidata dal tenente Domenico Gaudio. Subito sono cominciati gli approfondimenti.
Cruciali sono state le immagini della videosorveglianza che insieme alle informazioni portate in caserma dalla vittima hanno permesso ai carabinieri di arrivare a dama velocemente. Si tratta di tre minorenni, tra i 16 e i 17 anni, tutti stranieri. Con loro c’era anche un quarto compagno: qualche anno di differenza, più grande. Probabilmente era lui che guidava l’auto da cui partivano le spedizione dei giovanotti. I tre adesso dovranno rispondere di concorso in minacce aggravate dall’uso di armi e detenzione di oggetti atti ad offendere. Anche perché nelle loro abitazioni è stata disposta dalla procura minorile di Firenze una perquisizione: tra le mura domestiche nascondevano una scacciacani, una pisola replica priva del tappo rosso.
Il blitz è scattato all’alba di sabato in un copione che ricorda quello che è accaduto poche settimane fa a Foiano. Stessa violenza e stesso epilogo per due episodi di violenza ceca e giovanile che attraversano la provincia e tocca due vallate. Un gruppetto di giovani aveva pestato a sangue un ragazzo straniero a pochi passi dal centro storico mandandolo in rianimazione a colpi di martello: sono stati tutti beccati dai carabinieri e nelle loro camere da letto i militari hanno ritrovato le armi che avevano usato nell’aggressione. Anche loro sono stati perquisiti e denunciati.
Luca Amodio