Salvatore Mannino
Cronaca

Ballottaggio, tormenti 5 Stelle: nasce un fronte a favore di Ralli

L’ex consigliere Ricci: l'uno e l'altro pari non sono. Ma la linea ufficiale non cambia. L’endorsement pro-centrosinistra fa discutere il movimento. Donati vede Ghinelli

Le elezioni in città

Le elezioni in città

Arezzo, 27 settembre 2020 - Ci sono 7.300 voti che ballano sopra questo ballottaggio. Quelli ottenuti al primo turno da movimenti e liste civiche che sono rimasti esclusi dallo spareggio a due Alessandro Ghinelli-Luciano Ralli. Non è detto che tornino tutti a votare, come non è detto che tornino a votare i 23.600 che hanno scelto l’inquilino di Palazzo Cavallo e i 17.600 che hanno optato per il medico del centrosinistra. E’ un’altra partita, si ricomincia daccapo.

Ma i conti bisogna farli anche in base ai risultati che già ci sono. Sul fronte del pacchetto più grosso, quello di cui è azionista Marco Donati, non ci sono sommovimenti clamorosi: le sue 4.600 schede erano in bilico e in bilico restano, il patrimonio sul quale costruire una vittoria quasi blindata (Ghinelli) o una rimonta che avrebbe del clamoroso (Ralli). Qualcosa invece si muove sul secondo per importanza dei tesoretti elettorali, quello dei 5 stelle, 1700 schede.

Non ufficialmente, perchè la posizione del gruppo dirigente pentastella resta immutata, quella espressa da Michele Menchetti, il candidato a sindaco, e da ribadita ieri, in un videomessaggio su Facebook da Francesco Zagami: centrosinistra e centrodestra pari sono, decidano gli elettori come preferiscono, anche sulla base dei programmi concreti. Da un paio di giorni tuttavia c’è un endorsment che fa discutere il movimento.

E’ quello del consigliere uscente, nonchè candidato a sindaoo del 2015, Massimo Ricci, che anche lui sceglie Facebook per dire che questo o quello pari non sono, perchè pensa a un «effetto toscano-pugliese», che difenderà Arezzo, dai «barbari». Ricci lo scrive nel post e lo ripete anche alla Nazione: la differenza la fa la questione giudiziari che pende sul capo di Ghinelli, «pesantei dal punto di vista politico, indipendentemente da come finirà il caso d penale. Anche perchè c’è il rischio di una sospensionedecadenza del sindaco, se fosse rieletto, nell’eventualità di una condanna».

Formalmente, Ricci non è fuori dall’ortodossia dei 5 stelle. La libertà di voto professata da Menchetti vale anche per lui e lui la utilizza per fare intendere che voterà Ralli. Tuttavia, per ammissione anche di qualche fonte 5 stelle, è una scelta che va nel senso della sensibilità espressa dall’ala governista: a Roma siamo al governo con il Pd e quindi possiamo srare insieme anche ad Arezzo.

L’ex consigliere ci tiene solo ad attutire la portata dei «barbari» rivolto al centrodestra: »L’ho scritto fra virgolette, per dire che riprendo un tema del dibattito nazionale, senza farlo del tutto mio». Alcuni big pentastellati spiegano che i loro voti, 5 anni fa andati in massa a Ghinelli in funzione anti-renziana, stavolta potrebbero dividersi in un altro modo, fra chi si tira fuori dalla partita e chi invece si tura il naso e sceglie Ralli. Ma è da capire quanto il gruppo dirigente sia in grado di orientare i suoi elettori, in cui è forte la componente antisistema per la quale il Pd resta indigesto.

Alle Regionali, però, c’è già stato un flusso di voto utile verso Giani, parola degli studiosi. Quanto a Donati, ieri si è preso un mezzo sabato di riposo, anche se in mattinataha incontrato «casualmente», Ghinelli a San Iacopo: «Ma non mi ha ancora fatto una richiesta di incontro». Quello che c’è già stato con Ralli, esito interlocutorio. In settimana il terzo incomodo farà una riunione delle sue liste, aperta a tutti, per sondare gli umori.