Arezzo, 8 giugno 2017 - Un coro di sì all'obbligatorietà di un sensore in auto che segnali la presenza dei figli sul sedile posteriore. Dopo la tragedia di Castelfranco di Sopra l'opinione pubblica e la politica si interrogano sul da farsi. Episodi del genere si ripetono con sempre maggiore frequenza. Tra gli altri, l'appello accorato è quello della senatrice Donella Mattesini, capogruppo del Pd nella Commissione bicamerale Infanzia, eletta ad Arezzo. «Provo un grande dolore per questa ulteriore morte assurda di una bimba in auto, avvenuta proprio sul mio territorio - dice la senatrice - e sono vicina alla mamma, al papà e alla famiglia in questo momento straziante. Questa ulteriore tragedia deve spingerci ad agire subito. Il dispositivo anti-abbandono esiste, è stato studiato dall'Istituto tecnico di Bibbiena e premiato dal Cnr. È necessario renderne immediatamente obbligatorio l'uso sui seggiolini per bambini, la norma va inserita il prima possibile in un provvedimento e per questo ho presentato un'interrogazione e ho già chiesto un appuntamento al ministro Delrio, per accelerare il più possibile».
«Riprenderemo in mano il progetto» del seggiolino intelligente realizzato dai ragazzi dell'Isis di Bibbiena, «e vedremo se c'è modo di svilupparlo e di ragionarne con un'iniziativa a livello nazionale perché è una questione che riguarda non solo la Toscana». Lo ha detto l'assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi, parlando con i giornalisti in merito al caso della bambina morta per essere stata dimenticata chiusa nell'auto sotto il sole. «Bisogna tornare a lavorare sul progetto - ha aggiunto - perché è incomprensibile che si lasci morire un bambino così. Sono morti assolutamente evitabili e bisogna provare a ragionare quali siano gli accorgimenti da porre in essere per evitare che si ripetano queste sciagure».