AREZZO
Resta in rianimazione il bambino di 8 anni che venerdì pomeriggio è rimasto ferito all’interno del palazzetto del nuoto di Arezzo. La prognosi è riservata, ma le sue condizioni - fanno sapere dal Meyer dove è ricoverato - non destano particolari preoccupazioni. Certo è che sono stati attimi davvero concitati in viale Gramsci come racconta anche uno dei medici intervenuti, Geri Fiorucci.
"Stavo aspettando che mia nipote uscisse dalla piscina - racconta il medico - quando ho visto arrivare l’ambulanza senza medico a bordo. A quel punto ho pensato di affacciarmi, per vedere cosa era successo e capire se potevo essere di aiuto". A terra, nell’atrio della struttura che ospita piscina e palestra (questa al primo piano) un bambino di otto anni, tra quelli che frequentano il plesso, in attesa della propria lezione. Forse per un gioco, o più semplicemente per vincere l’attesa, il bambino si sarebbe avvicinato ad un tavolo posizionato nell’atrio e qui facendo forza ne sarebbe rimasto schiacciato. Secondo alcuni dei presenti pare nel tentativo di salirci sopra. Ad ogni modo il tavolo si è rovesciato, franando sul piccolo e colpendolo al volto. La macchina dei soccorsi è stata subito allertata e così al palazzetto è arrivata prima l’ambulanza della Croce Bianca, quindi l’automedica.
"Quando sono entrato all’interno della struttura - prosegue il dottor Fiorucci - il bambino era sporco di sangue, era stato colpito al volto, alla bocca e al naso. Era in braccio ad un signore e insieme agli operatori della Croce Bianca lo abbiamo invitato a lasciarlo a terra. Gli è stato messo il collare e gli sono state prestate le prime cure. I parametri comunque erano buoni e soprattutto era vigile".
Ad ogni modo, per sicurezza, è stato disposto il trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per ulteriori cure e accertamenti. Il bambino ha passato la notte in rianimazione ma, come fanno sapere da Firenze, le sue condizioni sono in miglioramento anche se i medici per adesso hanno preferito non sciogliere la prognosi. Di certo per lui e per quanti hanno assistito alla scena un brutto spavento che sembra essersi risolto per il meglio.
Matteo Marzotti