
Il bimbo morto
Arezzo, 21 dicembre 2017 - Tutti assolti. Si conclude così il lungo processo sulla morte del piccolo Stefano Tirniac che morì sette anni fa in piscina al Crocodile.
A PROCESSO erano finiti il titolare del Crocodile, Giovanni Burrini, e due educatori dell’associazione Baobab cui il Comune di Monte San Savino aveva affidato il campo solare cui quella mattina, la prima della stagione, partecipava anche il bimbo romeno: Marco Paolucci, ex consigliere comunale ad Arezzo, e Barbara Peruzzi.
Loro due, secondo le accuse, avrebbero dovuto impedire alla comitiva di bambini di gettarsi in acqua in assenza dei maestri di nuoto che non si erano presentati per un disguido. La classica colpa in vigilando che però vale lo stesso una contestazione di omicidio colposo, come per il titolare della piscina.
Stamani la sentenza: tutti e tre assolti. Per il titolare perchè il fatto non sussiste, per i due istruttori per non aver commesso il fatto. Il giudice era Gianni Fruganti, ma lo stesso Pm Luigi Niccacci aveva chiesto l’assoluzione dei tre per non aver commesso il fatto.
IL FATTO Era il 1 luglio 2010, il piccolo era stato affidato al campo solare. Era la prima uscita. In una dinamica che dimostra quanto a volte la sorte possa essere carogna, il bambino nella piscina grande fu colpito, mentre era a bagno nell’acqua bassa, da un altro ragazzino che si stava tuffando. Una botta che lo fece affondare e quando il bagnino lo ripescò pochi attimi dopo per lui era già troppo tardi. Ma a parte che il coetaneo non sarebbe stato imputabile, di lui i carabinieri che condussero le indagini non hanno mai trovato traccia e inutili si sono rivelati gli appelli perchè si facesse avanti spontaneamente.