Compie un volo di 4 metri dopo un tentato furto, ne nasce successivamente una colluttazione col proprietario del mega store che lo ferma e lo consegna nelle mani delle forze dell’ordine. Movimentato episodio nella notte tra il 2 e il 3 dicembre al "Cina Mercato", punto vendita di oggettistica per la casa e tanto altro ancora, che si trova a poche centinaia di metri dall’abitato di Levane nel comune di Bucine. La banda composta da tre uomini dopo aver aperto con dei picconi un buco nella parete di un adiacente edificio in costruzione, si era introdotta nel negozio e aveva tentato di portare via indumenti vari. I sensori presenti all’interno hanno fatto scattare l’allarme, due dei tre componenti vistisi in serio pericolo si sono dati alla fuga nei campi adiacenti mentre il terzo ha ben pensato di usare una delle finestre del piano superiore per scappare. Un volo non indifferente, circa 4 metri come detto, e la successiva colluttazione col proprietario dello store che, giunto sul posto per sincerarsi di quello che stava realmente accadendo, è riuscito a fermare l’uomo e a consegnarlo nelle mani della compagnia dei Carabinieri di San Giovanni, nel frattempo allertati, che lo hanno tratto in arresto nella flagranza di reato. Tra l’altro, a causa dell’impatto col suolo da una distanza non certo ravvicinata, l’uomo di origine romena è stata successivamente trasportato al pronto soccorso della Gruccia per la sospetta frattura di una gamba. L’accusa per lui è di tentato furto aggravato in concorso e rapina impropria. La mattina successiva il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Arezzo ne ha convalidato l’arresto senza emettere misure cautelari. Il soggetto, come prassi in certe situazioni, è da ritenersi presunto innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. La zona, peraltro, non è nuova a episodi simili; poco meno di un mese fa a finire nel mirino dei malviventi era stato il negozio di abbigliamento "Stefania e Giorgio" che si trova praticamente di fronte al Cina Mercato.
Non una banda stavolta ma un singolo che, ricorso da padre e figlio dopo aver tentato di entrare all’interno, è stato acciuffato e consegnato anch’esso nelle mani della giustizia. Anche qui sempre nel cuore della notte, attorno alle 3, con tanta e giustifica paura dei titolari che mai si erano trovati di fronte a scene simili. L’impegno dei Carabinieri nel contrasto dei reati predatori sta comunque portando i suoi buoni frutti, dopo i ripetuti episodi dall’inizio dell’anno che avevano colpito perlopiù i centri storici di San Giovanni e Montevarchi.