"Basta chiacchiere, adesso servono i fatti"

Protesta agricoltori a Roma: trattori bloccano Nomentana per concretezza dal Governo. Richiesta di tavolo di confronto entro 48 ore.

Va avanti la protesta dei trattori: a Roma tanti agricoltori anche dalla Valdichiana: ieri la Nomentana, una delle principali arterie dell’Urbe, è stata bloccata per tutto il pomeriggio. "Vogliamo qualcosa di concreto: non le solite chiacchere". Fermo, perentorio e deciso Giorgio Ianunzio, agricoltore cortonese titolare di un’azienda di bovini, ovini e cereali, ormai da 20 giorni al presidio degli agricoltori in protesta nella Capitale. "Siamo ancora a Roma, ci aspettiamo di essere ricevuti a Roma entro 48 ore - ci ha spiegato ieri al telefono, raggiunto da una chiamata - rispetto i 1 punti iniziali vogliamo che almeno alcuni vengano messi a terra, vogliamo concretezza dal Ministero e dal Governo, non le solite chiacchiere: devono convocare e riunire un tavolo".

La protesta dei trattori va avanti con le solite modalità: trattori in strada, pronti a bloccare il traffico, come è successo ieri lungo la Nomenatana, una delle principali arterie di Roma che è stata mandata in tilt dai trattori che hanno occupato la carreggiata, lasciando spazio soltanto ai mezzi di soccorso. "Ci teniamo a precisare che non vogliamo accostamenti politici o con associazioni di categoria, il gruppo va avanti nonostante le critiche che possiamo ricevere, quando è stato deciso di venire a Roma è stato fatto per non tornare a casa con le solite promesse degli ultimi decenni", si legge sulla pagina facebook Riscatto Agricolo. "Non sarà una promessa politica o un’associazione a fermarci, ci aspetta una settimana molto dura e vi chiediamo di scendere al nostro fianco". Nei giorni scorsi, ci dicono alcuni agricoltori, la protesta si è allargata e sono arrivati rappresentanti da ogni regione italiana. "Martedì in piazza della Repubblica venivamo da ogni regione di Italia, aspettiamo che il governo ci convochi", ci dice Iacomini Fabio, anche lui dalla sua Valdichiana arrivato a Roma.

Luca Amodio