Bastonate in spiaggia. Operato alla testa resta in gravi condizioni. È caccia al rapinatore

l’aretino di 64 anni ricoverato a Livorno dopo le bastonate ricevute. Le forze dell’ordine al lavoro: "Abbiamo un identikit del responsabile". .

Bastonate in spiaggia. Operato alla testa resta in gravi condizioni. È caccia al rapinatore

l’aretino di 64 anni ricoverato a Livorno dopo le bastonate ricevute. Le forze dell’ordine al lavoro: "Abbiamo un identikit del responsabile". .

VECCHIANO (Pisa)

Sono stazionarie ma ancora gravi le condizioni di Massimo B., 64 anni, l’uomo originario di Arezzo che ha avuto la peggio nella violentissima rapina di lunedì sera che si è consumata tra Torre del Lago e Vecchiano. L’uomo si trova ancora all’ospedale di Livorno, dove è stato trasportato d’urgenza e operato per le ferite ricevute. Un lungo intervento quello a cui è stato sottoposto, terminato alle 7 di martedì mattina, per ridurre l’ematoma alla testa. Una rapina che si è consumata in pochissimi secondi, ma di una violenza inaudita. Massimo era in compagnia di un amico 52enne. Insieme avevano atteso in spiaggia quello che molti considerano l’orario migliore per godersi la pace della sabbia e delle onde. Poi verso le 20 la decisione di tornare a casa. Attraversando quel lembo di terra tra Torre del Lago e Vecchiano sono stati presi alla sprovvista.

Il rapinatore sarebbe sbucato all’improvviso colpendo con violenza e ripetutamente i due amici. Massimo è rimasto a terra, colpito alla testa, l’amico raggiunto anche lui al volto ha gli occhi gonfi e tumefatti, incapace di vedere a un palmo dal naso e di chiamare i soccorsi. Lo hanno fatto due turiste straniere che hanno richiamato l’attenzione di una pattuglia di vigili urbani di Viareggio che stavano transitando in zona, i quali hanno prestato i primi soccorsi. Nel frattempo, le forze dell’ordine sono al lavoro per dare un nome all’aggressore. "Abbiamo in mano un identikit abbastanza preciso fatto dall’altra vittima dell’aggressione", ha detto uno degli inquirenti che si occupa della rapina sfociata nel sangue.

Intanto Massimo, 64enne di origine aretina, continua a lottare dopo l’intervento a cui è stato sottoposto. I genitori ultranovantenni che abitano ad Arezzo attendono notizie dall’ospedale di Livorno nella speranza che il figlio possa riprendersi al più presto e senza conseguenze da una rapina violenta che ha lasciato letteralmente senza parole e increduli quanti frequentano questa zona di villeggiatura.