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La riconvocazione urgente del tavolo di crisi nazionale per la vicenda Bekaert. E’ questa la richiesta che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha rivolto al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e al viceministro Alessandra Todde segnalando il "punto drammatico" in cui è oggi arrivata la vertenza. Un’accelerata a seguito anche dell’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali prevista per il prossimo 4 maggio " e – ha spiegato Giani – dell’l’assenza di qualsiasi comunicazione dal parte di Bekaert sul ricorso a un ulteriore periodo di cassa integrazione, nonostante l’oggettiva possibilità di ricorrervi". Intanto si moltiplicano le prese di posizione, con l’intervento, nelle ultime ore, del deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, capogruppo FdI in commissione Lavoro.
"Non comprendiamo l’assenza di Bekaert di Figline tra le vertenze di prossima convocazione al ministero dello Sviluppo economico – ha detto – A breve scadrà la cassa integrazione Covid per i 120 lavoratori rimasti nella fabbrica, dopo di che si presenta lo scenario da scongiurare dei licenziamenti. Il ministro Giancarlo Giorgetti – ha aggiunto Rizzetto – ripari a questa mancanza con l’urgente convocazione di un tavolo di concertazione tra le parti sociali allo scopo di risollevare le sorti dell’azienda. Altrimenti dobbiamo ritenere che questo governo ha già deciso di privare un importante sito produttivo della siderurgia italiana di un futuro, rinunciando a ipotesi di reindustrializzazione. Tutto ciò inoltre senza offrire nessuna motivazione plausibile di questa assurda scelta, che manderebbe a casa decine di lavoratori con ovvie conseguenze anche per le loro famiglie, in un periodo già drammatico per l’occupazione".