La gioielleria aretina viaggia a tutto gas all’estero e muove tre
miliardi e 380 milioni di euro discambi. Con la Turchia che per la prima volta sorpassa il mercato di Dubai e conquista la vetta dei Paesi che scelgono l’oreficeria del distretto orafo aretino, il più grande d’Europa (circa 1200 aziende con 9mila addetti). I flussi con la Turchia hanno raggiunto il primato di 761 milioni e un + 109%, confemandosi hub strategico per l’area mediorientale. I dati elaborati da Camera di Commercio riguardano il quarto trimestre 2023. Dal confronto con il 2022 emerge che l’export aretino diminuisce del 4,4%, in controtendenza rispetto all’andamento medio regionale (+5,6%). Alla frenata contribuisce il calo della richiesta di metalli preziosi (lingotti) che nel 2023 segna -16,7%. Arezzo si conferma comunque la seconda provincia della Toscana per fatturato legato all’export (18,7% del totale regionale), preceduto dalla provincia di Firenze (35,5%). "Se sommiamo ai 10,7 miliardi i 5,3 miliardi di Siena, possiamo dire che le esportazioni complessive delle imprese iscritte contribuiscono col 28% al totale export della Toscana", commentano il presidente Massimo Guasconi e il segretario generale Marco Randellini.