LUCA AMODIO
Cronaca

Benessere: è il paradiso delle donne. Secondi in Italia, torniamo a salire

Podio rosa ma anche passi in avanti sul resto. Meglio ricchezza e giustizia, peggio ambiente e servizi

Arezzo, una provincia per le donne e i bambini ma anche per i giovani, meno per gli anziani. Brilla l’export, male la sicurezza sul lavoro, passi in avanti per contrastare la criminalità, indietro invece per la cura dell’ambiente. Il quadro sul nostro territorio lo dipinge l’indagine del Sole 24Ore sulla qualità della vita: la provincia di Arezzo si prende il 41° posto, fa quattro balzi in avanti tra le prime 100 e sorpassa le sorelle dello Stivale. In Toscana c’è chi fa meglio: la prima è Siena, al 15° posto dopo il salto di quindici scalini; poi Prato al 31° posto, e ancora Pisa (34°) e Firenze (36°). Quinta, ecco Arezzo, dietro alla città "rivale" umbra, Perugia 40°.

Il dato che salta all’occhio è quello sulla qualità della vita delle donne. Stando alla classifica del Sole dopo Firenze, la nostra provincia è la migliore, quella dove si vive meglio al femminile. Un anno fa la nostra provincia era settima ma adesso le cose migliorano a 360 gradi. L’indicatore tiene in considerazione una dozzina di fattori che guardano un po’ tutti gli ambiti. Le performance migliori mettono l’economia in risalto: per il tasso di occupazione femminile siamo settimi in Italia con il 71% di occupate tra i 20 e i 64 anni; bene anche il tasso di occupazione giovanile che è al 35,8% che ci fa piazzare al 27° posto. C’è poi da dire che il gap occupazionale di genere è quasi ai minimi, è il 13% la differenza tra l’occupazione maschile e femminile. Le laureate sono 21 ogni mille abitanti (52°) le imprese femminili sono quasi 24 ogni 100; mentre le amministratrici d’azienda sono il 26%. Bene anche in politica dove le giunte in rosa sono il 38,6%, il 13° miglior dato nel paese. L’esercito di sindache tra le quatto vallate ne è la riprova. Tante ancora le violenze sessuali che sono 9,3 ogni 100mila abitanti come si può appurare anche leggendo la cronaca dei giorni passati con tanti procedimenti in aula per il 609 del codice penale.

Se si guarda alle fasce di età, Arezzo si conferma una provincia a misura di bebè visto che per la qualità della vita dei bambini siamo 17°, seppur perdendo il posto nella top 10 di anno scorso. Bene le cose anche per i giovani dove si avanza con andamento lento dal 42° al 38° posto; un po’ meno se si guarda alla terza età con i nostri nonni che vivono in un territorio da metà classifica, visto che siamo 45° e perdiamo tre posizioni.

Se si guarda ai settori dove le cose vanno bene c’è da essere soddisfatti sul fronte della giustizia e la sicurezza dove con un salto in avanti, si guadagnano otto posizioni salendo fino al 34esimo scalino; idem se si guarda ai dati sul fronte della demografia (tasso fecondità, mortalità, età media al parto, saldo migratorio) dove si scalano undici posizioni fino al 39esimo posto. Segno meno, invece, sul fronte dell’ambiente e dei servizi dove, seppur ci piazziamo ancora nella prima metà della classifica, perdiamo 16 postazioni e retrocediamo al 44° posto. Numeri in miglioramento nell’ambito della cultura dove si arriva al 57° gradone, più due rispetto lo scorso anno.