BIBBIENA
Cronaca

Bibbiena da record di defibrillatori. Sono 41, distribuiti nel territorio: l’ultimo dono al centro sociale

Sicurezza e salute dei cittadini nel progetto che coinvolge le varie realtà presenti. L’impegno collettivo .

di Sara D’Alessandro

zona cardioprotetta con 41 defibrillatori semi automatici installati in varie parti del territorio comunale. È questo il sorprendente risultato per la sicurezza e la salute dei cittadini, del progetto "Il cuore " (sono 38), iniziato qualche anno fa con il supporto delle Misericordie locali, della centrale operativa 118 e del Comune che insieme hanno lavorato per dotare scuole, impianti sportivi, uffici comunali, vetture della polizia municipale e frazioni del territorio di questi preziosi strumenti. L’ultimo dispositivo salvavita inaugurato, è stato donato da Giovannini Metalli e Cresci e Ciabatti e si trova al Centro sociale stazione, in una zona accessibile a chiunque in caso di necessità. "Una giornata di festa con la quale rendiamo questo luogo di socialità ancora più sicuro – commenta Sabino Policastro presidente del centro sociale – L’impegno dei soci, del comune e di tanti imprenditori, ci ha aiutato nel tempo a restituire la bellezza in questo luogo che ogni giorno ospita tante persone e molti anziani del territorio e che in epoca pandemica, ha ospitato anche il centro vaccinale del Casentino". L’importanza e la peculiarità del progetto risiede non solo nella dotazione dei defibrillatori, ma anche di abilitarne all’uso dopo un corso di formazione per il corretto utilizzo. A questo proposito nel corso degli anni, sono stati formati centinaia di volontari che operano all’interno delle associazioni del territorio .

"In caso di arresto cardiaco, il tempismo è tutto – afferma Luca Cavigli, responsabile dei corsi di formazione della Misericordia – L’arresto cardiocircolatorio è un evento drammatico e improvviso, qualsiasi cittadino può esserne testimone, pertanto, più la formazione è diffusa, più aumentano le probabilità di sopravvivenza. Indipendentemente dall’arrivo dell’ambulanza, iniziare le manovre di soccorso attraverso l’uso del defibrillatore ed intervenire tempestivamente, può salvare una vita. La presenza di questi strumenti nei luoghi pubblici è fondamentale perché chiunque, con un minimo di formazione o seguendo le indicazioni della centrale 118, può fare la differenza tra la vita e la morte della persona che ha avuto il malore. È un atto di educazione civica oltre che di rispetto per la salute pubblica".