Arezzo, 23 novembre 2023 – E’ domani il venerdì nero degli acquisti. Il black Friday che promette da giorni occasioni imperdibili tra sconti e promozioni con cui online e commercio tradizionale provano ad attirare clienti di ogni sorta.
Un appuntamento che inciderà per forza anche sulle vendite di Natale. Confcommercio ha indagato sulla propensione e sui comportamenti di acquisto dei consumatori nel corso di questa che è per eccellenza la settimana degli sconti che passerà per il Black Friday di domani e si concluderà col Cyber Monday di lunedì 27.
Secondo l’indagine sei su 10 faranno shopping durante questo periodo, soprattutto donne, il 63,2%, e giovani fino a 34 anni. Uno su due ne approfitterà per acquistare in anticipo i regali di Natale (53,7%), tendenza in aumento rispetto allo scorso anno (il dato era 52,8%). Come da tradizione, il 57% sceglierà capi di abbigliamento, il 44,7% prodotti di elettronica o elettrodomestici, il 35% calzature e prodotti di estetica. Il 92,4% di coloro che faranno acquisti spenderà fino a 500 euro. La spesa media si aggira sui 236. Il 55% utilizzerà soprattutto internet come canale di acquisto.
"La ricerca incessante degli sconti in ogni momento dell’anno è chiaro sintomo delle difficoltà in cui si trovano mercato e consumatori. Pare quasi che le vendite non debbano muoversi se non a traino di promozioni. Per i consumatori può anche essere un gioco, ma un mercato che ha bisogno di essere animato con questa frequenza cela una grande vulnerabilità – spiega Paolo Mantovani, presidente regionale di Federmoda Confcommercio Toscana – nessuno demonizza il Black Friday: al pari dei saldi, può essere uno strumento utile per i negozianti, se non altro per agganciare l’attenzione di consumatori sempre più distratti dalle offerte di negozi fisici e online. Si può usare per lanciare alcuni prodotti, per promuovere capi di punta, per trovare nuovi clienti. Oppure si può non usare affatto: qualcuno preferisce un rapporto qualità-prezzo equo tutto l’anno". Il Black Friday in ogni caso inciderà anche sulle vendite di Natale.
“Alcuni approfittano degli sconti per anticipare l’acquisto dei regali di Natale e questo ovviamente fa calare i risultati di dicembre, che tradizionalmente rappresentava il periodo di punta dell’anno. In generale, seppure possano aumentare un pò i fatturati, di sicuro anche a novembre diminuiscono i ricavi dei negozi. E per quelli di dimensione medio-piccola – conclude Mantovani – non è mai una buona cosa perché mette a rischio la sostenibilità dell’intero bilancio".