Il blitz è scattato all’alba dell’antivigilia di Natale. Alle cinque e mezzo. Altro che regalo sotto l’albero. A bussare alla porta non era babbo Natale: erano i carabinieri con il decreto di perquisizione firmato dal pm Marco Dioni, al timone dell’indagine. Gli investigatori hanno rovistato le case dei cinque ragazzini violenti: la baby gang che settimana scorsa ha pestato a sangue un ragazzo bengalese che è finito in rianimazione. In pieno giorno, alle 15,30, a Foiano.
Colpi di martello, di catenine, di cacciavite e, insomma, altri oggetti contundenti, il necessario che è servito per mandare in rianimazione un uomo. Attrezzi del mestiere che sono stati ritrovati sotto il tetto della banda di giovanissimi e sequestrati dai militari dell’Arma, in azione insieme alla polizia municipale di Foiano. I cinque erano già stati denunciati dai carabinieri della stazione locale per rapina e lesioni ma non è escluso che venga contestata loro anche l’associazione a delinquere: stesso capo di imputazione per il quale sono accusati (e sono a processo) i teppisti della banda di Montana che seminò il panico ad Arezzo tra il 2021 e il 2022.
I ragazzini sono stati tutti ascoltati dagli inquirenti. Come anticipato nei giorni scorsi sono tutti italiani, alcuni minorenni, altri maggiorenni, c’è chi ha precedenti per reati contro il patrimonio, altri sono incensurati. Abitano in paese, alcuni sono della "Foiano bene" dicono tra i vicoli del centro, un altro invece vive nel Cortonese ed è stato il primo a essere rintracciato dai carabinieri. Ad aiutare i militari le immagini di videosorveglianza che hanno immortalato le botte al bengalese.
L’assalto al giovane straniero era stato pianificato tant’è che il gruppeto era partito già da casa con martello e il resto delle armi nascoste nel motorino. Quando l’hanno intercettato hanno iniziato a colpirlo senza pietà. Poi sono scappati. Il movente rimane ancora il grande interrogativo da sciogliere in questa brutta storia. L’ipotesi di una rapina sfociata nel sangue perde quota anche se alla vittima era stato rubato il portafogli con 150 euro dentro. Pista che non convince gli inquirenti che stanno portando avanti altri accertamenti per arrivare "a dama". Sembrerebbe piuttosto che si sia trattata di una vendetta per un - presunto - torto ma è un presupposto da riscontrare.
Quel che invece è certo è che il giovane rimane ricoverato al San Donato. Era arrivato lunedì scorso ma non con le sue gambe. Ci aveva provato ma le ferite facevano troppo male e per questo ha dovuto chiamare l’ambulanza. Ad aiutarlo è arrivata un’ambulanza della pubblica assistenza di Foiano che lo ha trasferito all’ospedale di Arezzo dove è stato ricoverato in rianimazione. Ancora rimane grave, anche se fuori pericolo di vita. la prognosi ancora riservata.