Arezzo, 20 ottobre 2022 - Prezzi di luce e gas che mandano in malora i bilanci familiari, bollette all estelle, rincari sulla spesa e consumi col freno. La congiuntura economica promette un inverno rigidissimo, speriamo non in termini di temperature, e di consumi oculati. Un problema che si abbatte su tutti i cittadini indiscriminatamente ma il cui impatto sarà molto più forte nelle fasce di popolazione già sulla soglia dell’indigenza. Come gli inquilini della case popolari di tutta la provincia per cui se i canoni d’affitto non saliranno, ci sarà lo stesso un’impennata di utenze e bollette. “Piove sul bagnato – dice il direttore di Arezzo casa Raffaelli – la difficile situazione che viviamo si abbatterà in maniera molto più pesante su chi già prima si trovava in difficoltà a far quadrare i conti. Il problema è che non ci sono agevolazioni per noi nella gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L'unica cosa resta la possibilità che ha il singolo cittadino di richieder il bonus energia in base al proprio Isee, ma si tratta di un rapporto diretto tra l'utente che ha i requisiti e il gestore. Per Arezzo Casa l’impennata delle bollette rappresenta un bel problema. Siamo consapevoli che questo potrebbe portare ad un aumento vertiginoso della morosità degli utenti”.
Quanti sono quelli che in provincia godono di un alloggio popolare? Arezzo Casa fa fronte a 3150 alloggi di edilizia residenziale pubblica in tutta la provincia, nuclei familiari che vanno dal singolo alle famiglie con figli e che quindi comprendono circa 10mila persone. Tutti subiranno i rincari dei prezzi di energia e gas. “Nei casi in cui è direttamente Arezzo Casa ad amministrare i condomini – prosegue Raffaelli – prevediamo già una percentuale di aumento del 40% anche se poi sui condomini decide l’assemblea, ma si va in quella direzione come nei fabbricati. La previsione del 40% è destinata ad aumentare perché fatta solo sulla base delle prime bollette arrivate nei primi mesi dell'anno e il confronto con l’anno precedente. Ma se non calcolassimo questi aumenti in previsione, sarebbe ingestibile il conguaglio finale che apparirebbe enorme, così lo spalmiamo in tutto l’anno. Paradossalmente a fronte di canoni anche di 50 euro mensili, qualcuno arriverà a pagare centinaia di euro di bollette in base alle ripartizioni pro quota per i singoli. Ecco perché l’invito che faremo anche nelle prossime settimane è di attenersi a comportamenti virtuosi, tenere acceso lo stretto indispensabile, ridurre la temperatura e l'uso dell'acqua calda. Un po’ quello che ogni famiglia cercherà di fare nel corso di questo inverno”.
Il timore è l’aumento vertiginoso dei morosi. “Nell'ultimo bilancio la percentuale di morosità dei nostri utenti era intorno al 15%, più alta quella per i servizi che per il canone d’affitto – dice il direttore di Arezzo Casa perciò la previsione è che in vista dei picchi di luce e gas aumenti tantissimo anche la morosità dei nostri inquilini. Il problema è che non abbiamo strumenti né per aiutare né per impedire che questo avvenga se non diffondere le buone pratiche di contenimento dei consumi il più possibile. Arezzo Casa amministra direttamente 80 condomini dei 3150 alloggi di cui si occupa in tutta la provincia. La crisi economica creerà nuovi poveri e allungherà le liste d’attesa per una casa popolare. Abbiamo le mani legate come tutti, e dispiace doppiamente sia perchè la gente è in difficoltà, sia a livello societario”.