AREZZO "Operazione verità". È questo il nome dell’iniziativa regionale tenutasi ieri mattina nella sede di Anbi Toscana. Alla presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani, il compito di illustrare obiettivi raggiunti dall’ente e strategie future. "Non siamo carrozzoni né tantomeno enti inutili, come qualcuno ancora senza conoscerci si affanna a sostenere – ha esordito Stefani – siamo enti operativi, efficienti, credibili, un punto di riferimento per le comunità locali. Ogni anno, attraverso interventi programmati, riusciamo a trasformare oltre 100 milioni di euro in lavori necessari per mantenere in efficienza l’ampia rete di corsi d’acqua che ci sono stati affidati e ad eseguire interventi su quasi 11 mila km di tratti, con un duplice obiettivo: mitigare il rischio idraulico e conservare gli ecosistemi presenti nei diversi tratti, consapevoli di dover sempre coniugare la salvaguardia delle comunità alla tutela dell’ambiente". Un lavoro in sinergia con la Regione Toscana, rappresentata all’evento dal presidente Eugenio Giani e dalla vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi.
A loro, le richieste avanzate da Stefani: "È arrivato il momento del coraggio. Ci sono progetti e idee per ottenere risorse da destinare al completamento del lungimirante sistema di Montedoglio Occidentale, il più grande bacino dell’Italia centrale, che, nato negli anni 60 per dissetare l’agricoltura, ancora è in attesa delle reti secondarie per portare l’acqua nei campi coltivati; per realizzare nuovi invasi a San Piero, su Ambra, Gretano, Lanzo e altri ancora al servizio della Costa e del Sud della Toscana; per iniziare a dare forma al cosiddetto piano laghetti, utile sia per portare acqua alle imprese agricole sia per la produzione di energia pulita". Il Consorzio chiede quindi alla Regione di rinnovare il bando regionale per le progettazioni irrigue e di introdurre un fondo di rotazione per la progettazione e il ritorno delle risorse ai consorzi e ai territori. Altra richiesta, è poi quella di inserire nello Pnissi, lo strumento messo a disposizione dal governo per l’adattamento ai cambiamenti climatici, tutti gli interventi proposti dai Consorzi di Bonifica. Progetti e proposte cui il Presidente della Regione Eugenio Giani, guarda con favore: "Oggi le competenze dei Consorzi vanno ben oltre quelle designate dalla legge del 2012: sono enti di sussidiaria cogestione della Regione Toscana nell’ambito della bonifica, della difesa del suolo e della tutela dell’ambiente e dello sviluppo dell’assetto agricolo – continua Giani -. Una delle priorità è costituire un tavolo di lavoro per la semplificazione amministrativa: i Consorzi per la Regione non sono un soggetto un terzo, ma un organismo che opera per il bene generale e sicuramente è interesse di tutti non aggiungere burocrazia alla burocrazia. Lavoreremo per le richieste che quest’oggi sono state presentate". Soddisfazione anche dall’assessora all’agricoltura Saccardi, che commenta: "In un contesto di cambiamenti climatici e di fenomeni estremi come quelli che si sono verificati la scorsa estate, il ruolo dei Consorzi di Bonifica è cruciale. Con la nuova programmazione dello sviluppo rurale abbiamo approvato un bando da 7 milioni per i Consorzi sugli investimenti in infrastrutture irrigue e di bonifica per la realizzazione o il miglioramento di invasi e delle reti".
Serena Convertino