REDAZIONE AREZZO

Briciole di Fiabe per bimbi. Le feste al Pietro Aretino

Appuntamento fisso durante le vacanze di Natale, è tornato il festival Briciole di Fiabe. In arrivo spettacoli per bambini e...

Appuntamento fisso durante le vacanze di Natale, è tornato il festival Briciole di Fiabe. In arrivo spettacoli per bambini e...

Appuntamento fisso durante le vacanze di Natale, è tornato il festival Briciole di Fiabe. In arrivo spettacoli per bambini e...

Appuntamento fisso durante le vacanze di Natale, è tornato il festival Briciole di Fiabe. In arrivo spettacoli per bambini e famiglie al teatro Pietro Aretino di via della Bicchieraia ad Arezzo. Un momento in cui il Teatro Pietro Aretino si anima di sogni, storie fantastiche e mille possibilità, un Festival dedicato al Teatro per bambini in tutte le sue sfaccettature. La rassegna prosegue nel 2025 con gli ultimi due spettacoli.

Sabato 4 gennaio alle 17 appuntamento con L’aviatore del Collettivo ClocharT ingresso 6 euro. L’Aviatore è una reinterpretazione moderna del celebre libro "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry che ci trasporta in un viaggio straordinario attraverso l’universo, dove ogni pianeta visitato è rappresentato da una scatola nera contenente un oggetto simbolico del protagonista che vi abita. Le scatole nere, veri e propri scrigni di segreti, si aprono sul palcoscenico rivelando un mondo di significati profondi e universali nel quale ogni personaggio, attraverso il proprio simbolo e le proprie azioni, offre una riflessione critica e profonda sui valori e le debolezze della nostra società.

L’Aviatore non è solo uno spettacolo, ma un viaggio che invita il pubblico a guardare oltre l’apparenza e a riscoprire l’essenza dell’umanità: Il Re: simbolo del potere assoluto e della sua incapacità di ascoltare gli altri. Il Vanitoso: riflette l’ossessione per la propria immagine e la vanità superficiale. L’Ubriacone: segno della fuga dalla realtà e dell’autodistruzione. Il Lampionaio: simbolo del lavoratore instancabile e dell’uomo capace solo di criticare senza agire. L’Uomo d’Affari: l’avidità e la schiavitù del denaro. Il Geografo: Una pila occupa la sua scatola, simboleggiando l’arroganza intellettuale, la convinzione e di sapere più di chiunque altro. Infine, la figura della Volpe, la cui saggezza e dolcezza rappresentano l’essenza della riflessione e dell’amore.

Domenica 5 gennaio alle 17 ci sarà L’Orso Felice di Pilar Ternera ingresso 6 euro. L’Orso felice è un Orso che si fa molte domande e che ha nelle tasche tre indizi: sono un orso molto gentile, sono un orso felice, sono un orso molto bello. Da questi indizi l’Orso Felice parte per la ricerca del proprio sé. Il viaggio si snoda tra alberi che crescono se non li guardi, tra silenzi piccoli, grandi, antichi e silenziosi e incontri con animali ed esseri che lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità. Liberamente ispirato all’Orso che non c’era di Oren Lavie lo spettacolo continua la ricerca della compagnia sull’identità e il viaggio iniziato con lo spettacolo di Alice dello scorso anno.

Prenotazioni al numero 379 142 5201