
La storia di Bruno Benigni, politico visionario che chiuse i manicomi e promosse la sanità territoriale in Italia.
Come un maestro elementare ha chiuso i manicomi e difeso gli ultimi. La storia di Bruno Benigni (nella foto) ricostruita in un libro edito da Clichy in vendita online e nelle librerie, sarà presentata oggi alle 15 nella sala dei Grandi della Provincia in un evento promosso dal Centro Basaglia in collaborazione con Psichiatria Democratica, Spi Cgil, Koinè e la stessa Provincia. Interverrà, tra gli altri, Livia Turco, ex ministra e adesso presidente della Fondazione Nilde Iotti. Il libro è "Bruno Benigni, politico austero e visionario". Iniziativa del Centro Basaglia di Arezzo, autore è Claudio Repek. Bruno Benigni si colloca tra la seconda metà del Novecento e i primi anni del nuovo millennio. È la storia di un politico: cattolico e poi comunista, protagonista del dialogo. E di un uomo delle istituzioni: assessore prima della Provincia di Arezzo (1970-1980) e quindi della Regione Toscana (1980-1990).
Impegnato poi nello Spi nazionale e nella Lega nazionale delle autonomie locali fino ad essere il fondatore del Centro Basaglia. Il filo conduttore dei suoi 40 anni di lavoro è rappresentato dai diritti – quello alla salute e al sostegno sociale in particolare – degli ultimi. Regista della chiusura del manicomio di Arezzo, protagonista della fine degli ospedali psichiatrici giudiziari, accanito difensore del diritto alla salute dei detenuti. Quindi la visione della sanità territoriale, con il progetto delle Case della salute e poi la proposta di legge sulla "residenzialità sociale senza emarginazione" che avrebbe evitato le attuali Rsa di grandi dimensioni. Battaglie che ha sostenuto non solo in Toscana ma anche in Italia con il Pds, con lo Spi Cgil e con la Lega nazionale delle autonomie locali.
Bruno Benigni, politico anomalo, visionario e austero ha percorso e lasciato il segno in un lungo periodo storico che va dalla fine degli anni Sessanta alla sua morte nel 2015. Un maestro elementare senza cravatta, con un’agenda senza limiti, con il rifiuto dell’auto blu e dei rimborsi spese.